Pietra d'inciampo
La Pietra d'inciampo ( Stolpersteine ), è una piccola targa d'ottone, posta sul selciato, davanti alla porta della casa in cui abitò un deportato, con inciso sopra il nome della persona deportata, l'anno di nascita, la data, il luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta. Un inciampo naturalmente non fisico ma mentale. Una costrizione, se vogliamo, a fermarsi e a riflettere, imposta a chi vi transita vicino. Le "pietre d'inciampo" però non ricordano soltanto le vittime ebree dell'Olocausto. Alcune sono infatti in memoria di quelle persone, di quei gruppi etnici e religiosi ritenuti "indesiderabili" dalla dottrina nazista: omosessuali, oppositori politici, Rom, Sinti, Zingari, Testimoni di Geova, Pentecostali, malati di mente, portatori di handicap... La storia contenuta in questo libro, narrata con tinte da romanzo, sulla gestazione e sulla realizzazione della "Crocifissione Bianca" di Marc Chagall, opera tormentata e di tragica premonizione, vorrebbe essere una minuta pietra d'inciampo per la coscienza del lettore.
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Anno edizione:2015
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