La pratica della presenza di Dio. Conversazioni, massime spirituali, lettere

«Ci hai fatti per te e inquieto è il nostro cuore, finché non riposa in te». Questa citazione di sant’Agostino ben sintetizza il contenuto di questo piccolo, eppur così prezioso libro intitolato La pratica della presenza di Dio, scritto da un frate carmelitano del Seicento, frate Lorenzo della Risurrezione. «È un libro davvero semplice, ma descrive un tipo di preghiera e di spiritualità con cui uno semplicemente dona la sua vita al Signore e permette al Signore di guidarlo», ha affermato recentemente Papa Leone, consigliandone la lettura. Si tratta di brevi scritti, sottoforma di conversazioni, lettere e massime spirituali. Ciò che più stupisce della sua straordinaria testimonianza, ispirando i suoi fratelli con il raro esempio della sua pietà nella pratica di tutte le virtù, è il fatto che padre Lorenzo vive e sente la presenza di Dio non come un’entità che si palesa solo nella preghiera, o nella meditazione, o nel culto, ma nella vita quotidiana, nelle piccole cose, nei gesti di tutti i giorni che è necessario fare, spesso contro voglia. Non è un’astrazione, o una suggestione, ma la certezza che Dio è presente in ogni istante della sua vita. Senza Dio le occupazioni quotidiane sarebbero impegni gravosi, ripetitivi e privi di senso, ma con Dio e grazie a Dio diventano un’esperienza di amore e di piacere infinito che alimenta un’amicizia straordinaria e indissolubile tra Dio e Lorenzo.