Il prezzo della fedeltà. Storia di Giuseppe Giangrande - Roberto Riccardi - copertina
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Letteratura: Italia
Il prezzo della fedeltà. Storia di Giuseppe Giangrande
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Descrizione



La drammatica storia del Maresciallo Giuseppe Giangrande, ferito davanti a Palazzo Chigi il 28 aprile 2013.

Possiamo chiamarli vittime, possiamo chiamarli eroi. La cosa importante è non dimenticarli.

Essere carabiniere non significa soltanto portare una divisa. Vuol dire mettersi al servizio del cittadino, qualunque cosa comporti.

Chi sceglie di essere carabiniere impara a vivere sulla scia di un motivo dominante. La sua adesione all'Arma è sancita dalle parole: «Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana» pronunciate sulle note della Fedelissima, la marcia d'ordinanza, e il suo motto da allora in poi sarà: «Nei secoli fedele». La fedeltà costa sacrificio, impegno, trasferimenti, rinunce. Costa un continuo rischio. A volte il pericolo si tramuta in un proiettile che ti toglie dal mondo, oppure ti lede il midollo costringendoti in un letto, privo della libertà di vivere come gli altri. È successo a Giuseppe Giangrande il 28 aprile 2013 davanti a Palazzo Chigi, la mattina in cui giurava il nuovo governo. All'attentato di cui è rimasto vittima sono seguiti un anno e mezzo di riabilitazione in un centro di eccellenza, altri diciotto mesi a casa con un percorso di fisioterapia che gli ha restituito solo una lieve sensibilità degli arti superiori. Ma Giangrande combatte, arrendersi è un verbo assente dal suo vocabolario. Lo sorregge un'altra fedeltà, quella di sua figlia Martina, un carabiniere senza divisa che ha giurato di assisterlo rinunciando a un lavoro ottenuto dopo anni di precariato. Ora vive per lui, è diventata il perno di quel che resta di una famiglia felice. «Anche per lei la fedeltà ha un prezzo alto» scrive il Comandante generale dell'Arma nella Prefazione. Questo libro è un omaggio a Giuseppe e Martina, ma anche al carabiniere scelto Francesco Negri che il 28 aprile, ferito alle gambe, ha impugnato la pistola per difendersi e subito dopo l'ha posata, perché la piazza era affollata e non voleva colpire persone innocenti. Un altro modo per essere fedeli.

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Libreria Internazionale Romagnosi snc
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148 p., ill. , Rilegato
9788804665564

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Roberto Riccardi

1966, Bari

Colonnello dell'Arma e giornalista, capo ufficio stampa del Comando Generale carabinieri, vive a Roma. Ha lavorato per anni in Sicilia e Calabria e ha comandato la Sezione antidroga del Nucleo investigativo di Roma, svolgendo indagini nel campo internazionale. Ha esordito nel 2009 con Sono stato un numero (Giuntina), biografia di un sopravvissuto ad Auschwitz (Premio Acqui Storia, insignito anche del premio Adei -Wizo). Ancora sui lager il romanzo storico La foto sulla spiaggia (Giuntina, 2012). Nel thriller ha debuttato con Legame di sangue (Mondadori, 2009), che gli ha fruttato il Premio Tedeschi e i cui stessi personaggi ritroviamo in Condannati (Mondadori, 2012). Con le edizioni E/O ha pubblicato, nel 2012, Undercover. Niente è come sembra, storia di due amici che crescono...

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