Il princeps romano. Autocrate o magistrato? Fattori giuridici e fattori sociali del potere imperiale da Augusto a Commodo
Nel regime di Augusto le istituzioni della Repubblica non sono abolite e il loro funzionamento è anzi più regolare di quanto lo fosse sotto la dittatura cesariana e il triumvirato. In questo sistema si è insinuato ora il Principe: autocrate o magistrato? A questo problema è dedicato il presente volume, frutto di un progetto di alta formazione e ricerca, il "Collegio di diritto romano" organizzato dal Centro di studi e ricerche sui Diritti Antichi (CEDANT) dello IUSS di Pavia con il concorso di docenti di Università europee e nord-americane e di giovani studiosi di qualificata formazione. I saggi di ventitre autori si dividono in tre sezioni. La prima offre un bilancio storiografico delle analisi giuridiche e sociologiche del Principato; nella seconda sezione si esplorano i fondamenti del potere del Principe e la rappresentazione che del Principe offre la letteratura latina del primo secolo. La terza parte si concentra sull'esercizio dei poteri del princeps e sui limiti con cui si confronta. Un accento particolare è posto su tre epoche significative: la costruzione del regime ad opera di Augusto; la crisi del 69; il periodo antonino.
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Anno edizione:2015
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In commercio dal:1 gennaio 2015
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