La profezia delle inseparabili

Questo primo libro rappresenta un'introduzione alla storia (infatti si conclude con ulteriori misteri) per cui temo che quando sarà pubblicato in Italia l'ultimo libro, mi saranno sfuggiti molti particolari. La storia é scritta in prima persona, elemento che ho molto apprezzato perché coinvolge di più il lettore nelle vicende di Lia, la voce narrante. Il romanzo é ambientato nel 1890, ma le descrizioni degli abiti e delle usanze dell'epoca sono quasi inesistenti (avrei preferito qualche dettaglio in più). La gemella "cattiva", in questo primo libro, é stata fin troppo tranquilla, salvo nelle ultime pagine (Mi sarei aspettata di scorgere sin dalle prime pagine, una figura più subdola e soprattutto avrei voluto essere messa al corrente dei suoi pensieri). E' sicurmente un romanzo dalle atmosfere inquietanti e secondo me, potrebbe diventare tranquillamente un film. La vera protagonista é Lia, una ragazza che ha sempre avuto una vita tranquilla e spensierata, fino a quando non muore improvvisamente il padre. A quel punto, sulla pelle le compare uno strano simbolo, trova un libro antico con un'oscura profezia che riguarda lei e sua sorella (un'idea intrigante e nuova) e come se non bastasse Alice, la sua gemella, comincia a comportarsi in modo alquanto strano. Da qui in poi, sarà un susseguirsi di nuovi incontri, colpi di scena, eventi drammatici, incontri con creature mostruose e tanto altro... La trama é scorrevole e coinvolgente, anche se, ci sono alcuni punti dove é facile intuire cosa accadrà in seguito. La componente romantica é davvero molto marginale e all'inizio, l'ho trovato un pò lento ma nonostante questo, trovo sia un romanzo carino e prenderò anche il prossimo.

Non vedo l'ora che esca il seguito. Misterioso, con delle ambientazioni un pò dark e ricco di suspance. A rendere diverso il libro le vicende di due gemelle, che non sono il solito fantasy che tratta vampiri o angeli. Qui il bene e il male si intrecciano in una guerra senza limiti e con molti colpi di scena. 10 e lode.

Un libro il cui giudizio va ponderato...è un libro semplice. Si lascia leggere piacevolmente e che, per i suoi toni gotici, ti lascia anche un profondo senso di amarezza e di commozione in un momento in particolare della vicenda. La storia di Amelia e Alice è quella di due gemelle, “scambiate” dalla nascita, gemelle si, ma non inseparabili come il titolo le nomina, come si può facilmente pensare…sono sorelle della profezia, di una dinastia di gemelle risalente ai tempi biblici oltre oceano. Non sono che l’una il bene dell’altra, e l’altra il male dell’una, ma non si sa chi realmente raffiguri tali prerogative…certo si potrebbe definirli in questo libro tale l’una e tale l’altra, ma non è così facile… Ci sono troppi ma e troppi se che le circondano, e attraverso Lia si scopre la loro vicenda! Nasce tutto dalla morte, che l’accompagna; nasce tutto dall’amore che la giudica, e prosegue tutto con difficoltà attraverso una serie di piccoli indizi per svelare le loro reali apparenti identità. Non c’è intimità tra loro, forse una piccola scintilla… Chi è la Porta? Chi l’angelo? Chi l’Incantatrice? Chi le chiavi? Quale’è il loro destino e chi vincerà? La storia, per come ci lascia alla fine presuppone un seguito che spero ci arrivi presto anche da noi, perché stando così le cose al momento il finale è ancora scritto nel futuro, non in questo libro... Alcuni punti sono facilmente smascherabili, come l’identità di Luisa e Sonea. E’ ricco di note, significati, elementi, che non tutti conoscono, come il “filo d’argento” o Samhain; ma sta di fatto che per chi non sa realmente quale sia il suo contenuto è invitate e particolare. Certo è un YA, ma non è poi tanto ingenuo come lo si può credere. E’ consigliato a chi cerca un libro senza pretese, che sia leggero ma non troppo e di passaggio per portare nuovi interrogativi alla mente lettrice e che non lascia spazio al rammarico. Un sette pieno ma non 4**** stelle totalmente convinte, diciamo una via di mezzo tra i due voti! Carino nel modo giusto e che merita un seguito senz’altro.