Que viva Freire! Epistemologia umanizzante, traiettorie partecipative, prospettive di speranza
A 100 anni dalla nascita di Paulo Freire, l'attualità del suo pensiero e delle sue prassi appare con maggiore nitidezza - se mai si fosse offuscata - nel contesto storico della complessità aumentata dal Covid-19.Le opere e il pensiero politico-pedagogico di Freire hanno superato le barriere del tempo e i limiti geografici: nel corso degli anni 1960-70 hanno costituito uno dei rari contributi provenienti da un Paese del Sud del mondo conosciuti e apprezzati anche nei Paesi più ricchi. Oggi si diffondono in un mondo senza frontiere, incorporati nel patrimonio culturale contemporaneo dell'umanità, rappresentando un riferimento sia per la costruzione di progetti e pratiche in vari ambiti di intervento - socioeducativo, culturale, media, lavoro, politica, ambiente - sia per l'elaborazione di cornici teorico-epistemologiche nei diversi campi della produzione della conoscenza. In questo numero speciale di "Metis" gli autori offrono contributi orientati a rileggere le basi teoriche del pensiero di Freire e ad approfondire esperienze e tendenze che dal suo pensiero prendono le mosse o sono state ispirate, rinnovandolo e reinventandolo, nell'ambito della pedagogia critica contemporanea.
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Anno edizione:2022
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