In 8 (cm 17 x 23,5), da pagina 3 a pagina 24 + 4 + (1 bianca) con dedica al re Enrico IV + (2) con dedica dell'Autore "A los Curiosos", segue tavola fuori testo con emblema inciso in rame + 316 + (2 bianche) + 18 di indice + (2 bianche) + (24). Vignetta incisa con emblema a pagina 20, ritratto inciso al verso della quarta carta non numerata dell'ultima parte. MANCA il frontespizio (sostituito da carta con titolo manoscritto anticamente), inoltre il testo della terza carta (pagine 7 e 8) risulta MANOSCRITTO anticamente e non a stampa. Gora alle prime 20 pagine circa, alcune carte molto brunite. Legatura ottocentesca in mezza pelle con danni riparati nella parte superiore del dorso. Il nostro esemplare collazionato coincide con la copia conservata presso l'Universita' di Gand, con cui e' stata raffrontato, ad eccezione di alcune carte inziali e finali montate in modo differente. Seconda edizione (edizione originale 1591), considerata come la definitiva (Palau la considera la prima edizione delle varie pubblicate nel 1598), e comprendente 3 parti principali e altre finali, montate dopo l'indice, su carte non numerate: Relacion summaria de las prisiones y persecuciones de Antonio Perez secretario d'Estado..."; "Relacion de lo succedido en Zaragoza de Aragon a 24 de Septiembre del ano de 1591..."; "El memorial que Antonio Perez presento' del Hecho de su causa en el juyzio del Tribunal del Iusticia". Segyono, dopo le 18 pagine di indice, "La pluma de Ant. Perez a los curiosos de la lengua Espanola"; "Las Cartas son las que se siguen..."; Epitaphio "D. Ionanna Coello oriunda a Lusitania Penelope altera Antonii Perezii Aragonensis fida coniux..."; "Ant. Perez a un gran personage despues de impresso y commencado a plublicar este libro...". Edizione pubblicata nell'anno della morte di Filippo II, che contribui' a creare e a diffondere il mito della "leggenda nera" legato alla figura del sovrano, descritto come un uomo meschino, vendicativo e vile. Antonio Perez era stato il segretario di fiducia del Re spagnolo dal 1568 al 1579. Egli fu uno dei protagonisti nella vicenda dell'assassinio di Juan de Escobedo, segretario di Giovanni d'Austria, fratellastro di Filippo II, a quel tempo governatore dei Paesi Bassi. Perez commise l'omicidio su mandato di Filippo II. Il re, per stornare da se' l'infamante accusa di aver fatto assassinare il segretario del suo fratellastro, fece ricadere tutta la colpa su Perez, che fu arrestato e condannato a morte. Perez riusci' a fuggire e a riparare in Francia dove fece lega comune con tutti i numerosi nemici del re di Spagna. Le Relacion scritte dal Perez, che egli sosteneva si basassero su documenti ufficiali sottratti al re, macchiarono per sempre il nome di Filippo II, presentandolo come un re spergiuro e assassino e furono utilizzate da biografi e storici dichiaratamente antispagnoli perche' considerate attendibili. Anche nel corso del Seicento fiorirono biografie contro il re, senza contare i ben 12 drammi scritti da Lope de Vega nel Seicento o il Don Carlos (1786) di Schiller o ancora il Filippo (1783) di Alfieri (cfr. Giovanni Sale, "Filippo II tra storia e leggenda", "La Civilta' cattolica", 1999).
Leggi di più
Leggi di meno