“Resurrezione”, libro fantascientifico, di Elena Di Fazio, vincitore del premio Urania 2020, parla di ciclici arrivi sulla Terra di delegazioni di alieni, con la nona che, come potrebbe lasciar intuire un messaggio recapitato agli uomini, potrebbe essere l’ ultima. All’interno di questo romanzo, in appendice, vi sono racconti di altri scrittori. Ho trovato particolarmente delizioso, visionario, “Lo stato gassoso dei fantasmi”, firmato da Elisa Franco. Lei ci presenta un mondo che sembra postapocalittico, popolato da fantasmi (pezzi di I.A.). La protagonista, Martina, con una figlia costretta a letto, si muove assieme a Ivan, arrivando fino al santuario di San Luca, che appare in tutto il suo nuovo aspetto fantasmatico, la cui vista genera in Martina un dolce ricordo di quando era bambina, di quando la vita e quella costruzione erano così diverse: “Scomparse le colonne bianche e oro, gli stucchi, i marmi, le immagini dipinte e scolpite, le scatole scure dei confessionali. Al di sopra il cielo ci pesa addosso, al posto del soffitto crollato: niente più cupola, niente più lanterna. Mi divertivano molto quando ero piccola e si andava sul colle in gita domenicale, con annesso pranzo in trattoria. Ferma sotto la cupola a gambe larghe, per conservare l’equilibrio, rovesciavo la testa indietro, chiudevo un occhio per aiutare l’illusione ottica e spingevo in verticale l’indice della mano destra, sperando di arrivare a bucare e sgonfiare tutta quella rotondità”. C’è della bellezza in questo racconto; in uno scenario fantascientifico, Elisa Franco ci parla, con la solita magia, col suo tocco delicato, con la sua penna sognante, di sentimenti eterni, capaci forse di superare qualsiasi apocalisse, di attecchire e resistere tenacemente in qualsiasi mondo: affetti familiari, l’importanza della memoria, la religiosità, è una ninna nanna la prosa dell’autrice, in cui è bello perdersi.
