Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso... di Ettore Scola - DVD
Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso... di Ettore Scola - DVD - 2
Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso... di Ettore Scola - DVD
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Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso...
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Descrizione


Un ricco editore romano, con l'aiuto del suo ragioniere, decide di partire alla ricerca del cognato scomparso diversi anni prima in Africa. Dopo molte peripezie lo trova, venerato come un Re presso una tribù di indigeni.

Informazioni dal venditore

Venditore:

Dettagli

1968
DVD
5051891085923

Informazioni aggiuntive

  • Medusa Home Entertainment, 2013
  • Terminal Video
  • 128 min
  • Italiano (Dolby Digital 5.1)
  • Italiano per non udenti
  • Full screen

Valutazioni e recensioni

  • FRANCESCO SCOLARO

    L'Albertone nazionale si ritrova catapultato in Africa (senza fare grossi sforzi, anzi, con estremo piacere...) per provare a rintracciare suo cognato (Manfredi). Le avventure alle quali Sordi va incontro nel corso del suo viaggio africano sono esilaranti ma hanno spesso un sottile richiamo a problemi ancora irrisolti (come quello razziale). Film gradevole e che fa ridere con una certa raffinatezza e sottile ironia. Sordi in grande spolvero e un Manfredi in versione afro-stregone. Finale a sorpresa. Film spassoso, divertente. Consigliato.

Conosci l'autore

Foto di Ettore Scola

Ettore Scola

1931, Trevico

Ettore Scola è stato un regista cinematografico e sceneggiatore. Studia Giurisprudenza a Roma dove inizia a lavorare come giornalista presso la rivista umoristica «MArc'Aurelio». Le sue prime sceneggiature risalgono alla metà degli anni Cinquanta, quando inizia a collaborare con Age Scarpelli ai film Un americano a Roma (1954), La grande Guerra (1959) e Crimen (1960). Il suo esordio come regista avviene con Se permette parliamo di donne, nel 1964.È in questi anni che assumerà il ruolo di icona del cinema italiano, dirigendo capolavori come C'eravamo tanto amati (1974, con Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Stefano Satta Flores e Stefania Sandrelli, film che lo consacrerà alla fama internazionale), Brutti, sporchi e cattivi (1976),...

Foto di Alberto Sordi

Alberto Sordi

1920, Roma

Alberto Sordi è stato un attore e regista italiano. Comincia a recitare a metà degli anni ’30 dividendosi fra l’avanspettacolo, il teatro di rivista e piccole comparse al cinema (dà la voce a Ollio/O. Hardy). Il primo film da coprotagonista è I tre aquilotti (1942) di M. Mattòli, anche se negli anni ’40 i maggiori successi gli vengono dal teatro leggero e dalla radio, medium nel quale S. sperimenta e costruisce una galleria di personaggi che porterà infinite volte e con grande successo al cinema, ritraendo un uomo banalmente medio la cui apparente cattiveria nasconde una malcelata ingenuità, un cialtrone sostanzialmente vigliacco, uno sbruffone succube delle circostanze, un individuo in bilico fra la tragedia e la farsa. F....

Foto di Nino Manfredi

Nino Manfredi

1921, Castro dei Volsci, Frosinone

"Propr. Saturnino M., attore e regista italiano. Dopo la laurea in giurisprudenza, frequenta l'Accademia di arte drammatica e esordisce già nel dopoguerra con un piccolissimo ruolo in Torna a Napoli (1949) di D. Gambino, trascinando poi per una decina d'anni e una ventina abbondante di pellicole una macchietta di popolano dalla buffa parlata romanesca che, se da un lato gli fa guadagnare le immediate simpatie del pubblico, dall'altro gli impedisce di mettere a frutto altre sue doti meno evidenti (per es. Guardia, ladro e cameriera, 1958, di Steno, e l'improbabile gondoliere veneziano in competizione amorosa con A. Sordi in Venezia, la luna e tu, 1958, di D. Risi). Col tempo, almeno a partire da L'impiegato (1959) di G. Puccini, gli riesce di arricchire di una vena di malinconica timidezza...

Foto di Bernard Blier

Bernard Blier

1916, Buenos Aires

Attore francese. Nasce lontano dalla patria durante una missione scientifica del padre biologo. Tenta tre volte di entrare al celebre Conservatoire di Parigi prima di essere ammesso alla classe di L. Jouvet, mito del teatro e del cinema transalpino. Dal «basso» di un fisico rotondetto, con un volto-maschera dagli occhi sardonici e la bocca che pare perennemente contratta in una smorfia, si ritaglia un vestito su misura da perfetto caratterista, che con gli anni e ben 160 film, seppure quasi mai in parti da protagonista, lo renderà inconfondibile. L'esordio è del 1937 con Il caso del giurato Morestan di M. Allégret, cui seguono altri film di M. Carné e Y. Allégret. Anche l'Italia gli offre ruoli ideali come il capitano «bollotondo» in La grande guerra (1959) di M. Monicelli o lo stizzoso ragioniere,...

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