un paio di settimane fa’ vidi un post dell’autrice che conosco bene e personalmente da 9 anni in cui accennava alla “trama” del romanzo e ne fui colpito…. Stavo finendo un altro libro e due giorni fa (sabato) preso in mano il romanzo essendo una sera che ero solo a casa lo volli iniziare. Magari non a tutti farà la stessa impressione o passerà lo stesso messaggio che ha passato a me : in sostanza ho passato il sabato sera e la domenica alternando un lavoro che volevo completare “da casa” a leggerlo…. Innanzitutto mi sono gia’ scusato con l’autrice per non aver capito nulla nel 2015, ne dopo, della sua famiglia ed origini e devo dire che questo libro mi ha molto emozionato e rapito, avevo vissuto in parte i suoi stessi dolori ma all’età di 29 anni, da adulto con un pargoletto di pochi mesi e non alle scuole medie…. Rivivere quei dolori e quei momenti struggenti in cui vedi soffrire e spegnersi un genitore non lo si augura al peggior nemico… figuriamoci ritrovarsi da sola in tenera età e doversi reinventare, dopo il diploma, un modo per sopravvivere potendo contare solo sulle proprie forze adolescenziali. Contestualmente i racconti dell’infanzia nelle campagne dai nonni ambientati “nei miei posti” mi hanno riportato alla casa dei miei nonni materni a Piobesi ed a quei tavoli natalizi imbanditi e circondati da zii, nonni e cugini che ora assieme alla mia mamma non ci sono piu…. Oltretutto in quel 2015 che conobbi Marta stava passando altri momenti difficilissimi eppure era sempre sorridente e disponibile con tutti… questo libro è comunque un grande insegnamento di vita, scritto in modo molto semplice, scorrevolissimo e mai ripetitivo, noioso o dispersivo in particolari tecnici ed assolutamente non è un manuale da yes man su come vendere folletti.
