Scatole

Bompiani (Le collezioni); 1993; Noisbn; Rilegato con titoli al piatto e dorso, sovracoperta; 32 x 26 cm; pp. 239; A cura di Maria Grazia Branchetti. Volume illustrato a col. Numerose fotografie; Presenta segni d'uso ai bordi della sovracoperta (piccole imperfezioni), volume saldo, interno senza scritte; Buono (come da foto). ; AI servizio dell'uomo da epoche remotissime, la scatola occupa un posto emergente nella storia delle suppellettili destinate a soddisfare esigenze di natura pratica, comprese quelle voluttuarie, come la tabacchiera, ed esigenze rituali. La sua presenza è documentata presso tutte le civiltà e la sua produzione, come dimostrano gli esemplari pervenuti fino a noi, non ha mai conosciuto momenti di declino. Le ragioni ovvie e quelle più nascoste dell'egemonia da essa goduta nel tempo, e persistente ancora oggi, sono strettamente connesse alla sua struttura e alla sua funzione. Si tratta di una suppellettile ideata per raccogliere a scopo protettivo ma anche per celare, sottraendoli alla vista, oggetti di particolare valore. In quest'ultimo caso la cavità interna assume il valore di uno spazio sacro che è sacrilegio profanare. Si protegge e si nasconde un bene da cui dipende la sussistenza di un individuo o della collettività. La scatola esercita un forte potere attrattivo grazie alla sua duplice natura: pratica e simbolica. Sollevare il coperchio di una scatola chiusa è un gesto che, pur essendo quotidiano e spesso automatico, in certe situazioni assume un carattere quasi rituale, guidato da impulsi profondi e inconsci. Questo volume propone un'esplorazione del mondo della scatola attraverso l’analisi dei materiali, delle decorazioni e della terminologia, offrendo strumenti per comprenderne la funzione originaria, il contesto sociale, l’epoca di produzione e il valore artistico. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.