Viola nella vita ha imparato molto bene una cosa: a nascondersi. Abiti di una taglia sempre troppo grande, un lavoro che non le dà alcuna soddisfazione e ben lontano dalle sue passioni di bambina, un bravo ragazzo come marito, con cui però, forse, l’amore non c’è mai stato. Poi un giorno, mentre sta sviluppando rullini di gente infelice al centro commerciale, si fa largo tra la folla un uomo alto e dinoccolato, ancora bello nonostante l’età: è suo padre, l’artista famoso, l’irregolare, l’eterno bambino. E’ tornato, è venuto a cercarla per proporle un viaggio nelle Marche, la loro terra d’origine, e per dirle una cosa molto importante. Ma come fidarsi un’altra volta dell’uomo che l’ha abbandonata? Come credere di nuovo a una delle sue funamboliche storie? La tentazione è troppo forte e Viola accetta. Un segreto custodito per anni condurrà padre e figlia alle pendici dei Sibillini dove Viola sarà travolta da una nuova forza e una nuova luce, proprio come il cielo di quei posti. “Credi solo in quel che vedi. Il fatto che tu sia l’unica persona a vederlo non vuol dire che non esista”. Questo romanzo è un vortice di emozioni, in cui Simona Sparaco parla del difficile rapporto tra padre e figlia interrotto bruscamente per tanti anni. Si affrontano con difficoltà delle situazioni del passato dolorose da riscoprire e ci si mette di fronte a chiarimenti e a ciò che tutti desideriamo sapere ma che al contempo ci fa tanta paura… la verità. Una storia che ci fa riflettere sulle ” cose non dette” e dell’importanza di non chiudere le porte, ma di lasciare sempre uno spiraglio aperto … nel nostro cuore. Alcuni hanno trovato la descrizione dei paesaggi e di Nora noiosa… non reale, ma non per me che vivo nelle Marche e conoscono bene questi paesaggi meravigliosi e tutte le storie che si celano all’interno di questa splendida regione. Quindi posso solo ringraziare Simona Sparaco per questo romanzo che fa bene al cuore e all’anima.
Viola nella vita ha imparato molto bene una cosa: a nascondersi. Abiti di una taglia sempre troppo grande, un lavoro che non le dà alcuna soddisfazione e ben lontano dalle sue passioni di bambina, un bravo ragazzo come marito, con cui però, forse, l'amore non c'è mai stato. Poi un giorno, mentre sta sviluppando rullini di gente infelice al centro commerciale, si fa largo tra la folla un uomo alto e dinoccolato, ancora bello nonostante l'età: è suo padre, l'artista famoso, l'irregolare, l'eterno bambino. È tornato, è venuto a cercarla per proporle un viaggio nelle Marche, la loro terra d'origine, e per dirle una cosa molto importante. Ma come fidarsi un'altra volta dell'uomo che l'ha abbandonata? Come credere di nuovo a una delle sue funamboliche storie? La tentazione è troppo forte e Viola accetta. Un segreto custodito per anni condurrà padre e figlia alle pendici dei Sibillini dove Viola sarà travolta da una nuova forza e una nuova luce, proprio come il cielo di quei posti. È un viaggio magico se il prezzo della felicità è abbandonarsi con gli occhi chiusi al potere della vita e all'amore che è pronto ad accoglierci.
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Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Brunette_reader 16 giugno 2022Un romanzo che fa bene al cuore e all’ anima
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Chiara Prigioniero 25 gennaio 2019
Dopo aver letto "Nessuno sa di noi e "Equazione di un amore" tutti e due molto belli e toccanti, anche se in maniera diversa, questo è scialacquato. La storia è insulsa, l inizio è pesante, si riprende verso la metà e si salvano veramente forse solo gli ultimi due capitoli. Sul suo stile non c è che dire, sa scrivere, d altronde non avrei letto 3 suoi libri se non la apprezzassi, ma proprio per questo mi aspettavo qualcosa di più. Peccato.
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Teresa Russo 20 gennaio 2019
La prima impressione è sempre la stessa che provo quando leggo un libro della Sparaco: poesia, malinconia, un velo di sofferenza. In questo caso la lettura però ha faticato ad ingranare, mentre leggevo non mi sentivo coinvolta e ammetto che le ultime cinquanta pagine hanno salvato tutto perché permeate di rara bellezza. Il libro racconta la vita del padre della protagonista, prima della sua nascita. Lei pensa che il padre sia stato l'unico responsabile della separazione dei genitori. Ce l'ha con lui perché non si è mai impegnato a costruire un rapporto con lei ed è stato bravo solo a comparire e scomparire dalla sua vita. Subisce però ancora il suo fascino e quando lui le chiede di accompagnarlo in un viaggio nella sua terra d'origine, nonostante la ritrosia iniziale, decide di accompagnarlo. Di Viola sappiamo poco: è intrappolata in una vita che non la rende felice, si è accontentata, dopo aver passato un'infanzia particolare, senza il padre e con una madre che dopo la separazione si è come spenta. Non è semplice ascoltare la storia dell'infanzia di suo padre, i traumi subiti e le sofferenze provate. Questo genitore, da sempre giudicato libertino ed egoista, si rivela anche vittima, raccontando un segreto inimmaginabile a sua figlia Viola, tra montagne e racconti dal sapore mitologico. Viola quindi siete la necessità di riappacificarsi con la figura di un padre assente e sconosciuto. E questo viaggio diventa un modo per scoprire se stessa,la sua anima, e riappropriarsi della sua vita. In definitiva mi aspettavo di più vista la bellezza degli altri due libri dell'autrice letti.
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