The Secrets of the Soul

“The Secrets Of The Soul” è la nuova opera discografica di Maurizio Colonna, uno dei più rappresentativi e originali chitarristi-compositori del nostro tempo. L’opera si colloca nell’area della cosiddetta “classica contemporanea”, entrando in una dimensione stilistica attualmente caratterizzata soprattutto dalla presenza del suono pianistico. Colonna è stato precursore di questa “contemporaneità”, creando già in passato delle originali fusioni. Tutte le musiche del cd, nella versione per chitarra sola, sono pubblicate in un album di spartiti edito da Carish – Machiavelli. Nelle tredici composizioni la chitarra di Maurizio Colonna è sempre solista, accompagnata da altri strumenti, in due episodi supportata da una seconda chitarra (suonata in sovraincisione dallo stresso Colonna); il tutto è caratterizzato dalla compresenza di sonorità acustiche ed elettroniche, che ne definiscono il carattere timbrico. Il progetto artistico è il risultato di un lungo periodo di ricerca creativa e di sessioni di registrazione in cui è emersa l’esigenza di inserire la chitarra classica dentro un mondo polifonico multiforme, che si potrebbe definire “neosinfonico”, ricco di sonorità variegate e a volte poco considerate. I tredici “Segreti” che Maurizio Colonna ci svela evocano ricordi sparsi nella usa memoria, momenti di vita, spazi naturali, raccontati con la gioia di chi non finisce mai di stupirsi. Si coglie, nella sua musica, l’esigenza di cercare risposte nel “fare”quotidiano, nella condivisione di intenzioni e sentimenti, raccontati in modo spontaneo da melodie volutamente semplici, e anche dai brevi spazi di improvvisazione che emergono, a volte, tra le parti. In “The Secrets Of The Soul” il concetto di “contemporaneo” non esclude la curiosità nei confronti di qualsiasi esperienza compositiva del presente e del passato, a favore di una sintesi creativa e di un linguaggio musicale cha hanno voglia di reinventarsi ancora. Indirizzati ad un pubblico ampio, non solo legato al modno della chitarra, i “Secrets” hanno l’ambizione di favorire riflessioni che vanno oltre lo stupore per il virtuosismo strumentale, che pure emerge indiscutibile.