Recensioni Il segno dell'aquila

Il segno dell'aquila di Marco Buticchi

La storia di Vel, costretto da Sesto Tarquinio a vagare in un mondo ricco di pericoli e di avventure, a ingegnarsi per sopravvivere, sino a diventare un brillante architetto: il progettista preferito da re e imperatori.

«Il mio scrittore preferito.» - Wilbur Smith

«Tanti ingredienti, ma il piatto cucinato da Buticchi non va mai sopra le righe. È il romanzo d'avventura all'italiana che mette un di più di storia e bella scrittura.» - Corriere della Sera

Monsignor Fausto Denagua ha molti anni e molte doti, tranne quelle che dovrebbe possedere un uomo di Chiesa. La sua strada incrocia quella di Oswald Breil dopo la scomparsa di una ricercatrice, e lo scontro si fa subito aspro perché, come Breil ripete spesso, non tutto è come sembra... La lotta è impari: il nemico è potente, ha mezzi sconfinati e soprattutto ha come alleati l'Isis e il suo feroce esercito. Manca giusto un anello della catena perché il Male abbia il sopravvento. Un anello che solo il rinvenimento di un antico sepolcro riuscirebbe a saldare. Ma l'ubicazione di quel sepolcro è avvolta nella leggenda... E la leggenda corre a ritroso sino ad approdare alla Roma dei re. L'adolescente Vel vive a Tarquinia sotto il regno del Superbo, sovrano corrotto e spietato che lascia mano libera al suo altrettanto crudele figlio, Sesto Tarquinio. Sarà proprio quest'ultimo a sconvolgere la vita di Vel, costringendolo a vagare alla ricerca dei propri cari in un mondo ricco di pericoli e di avventure. Un peregrinare che porterà l'etrusco tra le braccia di un amore tanto indissolubile quanto tormentato e costringerà Vel a ingegnarsi per sopravvivere, sino a diventare un brillante architetto: il progettista preferito da re e imperatori.)
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