Il Sole, Rosso di sera

C’è un uomo che nel giardinetto di casa sua, accomodato su una sedia, osserva la luna. Potrebbe essere il protagonista, non è così. Entra con una forza dirompente un gatto. Un gatto che sceglie la strada come sua casa. Libertà quindi, ma forse non è del tutto vero, perché un segreto ne è alla base. Sul proprio cammino s'imbatte nei riti quotidiani che muovono il paesino dov'è nato. L’incontro inaspettato con una gattina dalla grazia innata cambia per sempre il corso della sua vita. Lei è una luce che lo avvolge in una sorta di incantesimo da cui di tanto in tanto è costretto a svegliarsi. Perché ci sono gli esseri umani: sanno cosa fare, dove andare, sono dotati di talento, costruiscono case per proteggere chi amano. “Loro armati di forti braccia, e noi di zampe inconcludenti" quanta frustrazione. “Se solo potessi rinascere uomo, i gatti non valgono proprio niente”. Quell'uomo dal cuore gentile non ne è affatto convinto, riconosce appieno le loro virtù, è sicuro di poter apprendere tante cose dal gatto e nell’amicizia incondizionata che gli dona, ristabilisce un antico e necessario legame tra l’essere umano e il mondo animale, la natura, il cielo, il divino... tutto quello che l’uomo oggi sembra aver smarrito. Questa storia è una metafora della vita che nessuno può programmare, ma che ognuno di noi deve saper raccontare a sé stesso, se possibile con l’incanto trasmesso da queste pagine. I sentimenti che la accompagnano, ora di speranza, ora di perdita, sono quelli di ogni esistenza, passata, presente o futura, poiché nel viaggio della vita nulla è scontato.