Some Kind of Trouble

"James Blunt: Some Kind Of Trouble" è il terzo album dell'artista britannico James Blunt. Insieme al primo album ("Back to Bledam") è, a mio avviso, uno dei migliori del cantautore, infatti tra le 13 tracce di questo strepitoso lavoro ritroviamo brani come le travolgenti "Stay the night" e "Dangerous", ma anche ballate più romantiche e profonde come "Best Laid Plans", "No tears" e "These are the words". Se amate James Blunt non potete non averlo, e se non sapete ancora chi sia, bè, acquistalo lo stesso e scoprirete un artista unico!

Splendido disco che potrebbe essere ascoltato da chiunque. Bello, travolgente e dinamico.

Davvero un gran bel salto per James Blunt. Molti stenterebbero a riconoscerlo, specie quelli abituati alle sonorità melanconiche e a tratti drammatiche del suo primo e pluripremiato lavoro, Back To Bedlam. Bellissimo il pezzo di lancio del cd (STAY THE NIGHT, scritta, tra l'altro, con Ryan tedder dei Onerepublic), forse la più bella del cd e la più rappresentativa. La maggior parte delle canzoni è allegra e mostra la ritrovata serenità dell'artista. Unico momento triste, la commovente IF TIME IS ALL I HAVE, da molti definita la risposta a Goodbye My Lover. La ballata NO TEARS, la "pietra miliare del cd" secondo lo stesso Blunt, sembra poi incastonata tra i pezzi più ritmati che la precedono (SO FAR GONE è il secondo singolo) e che la susseguono (sia SUPERSTAR che THESE ARE THE WORDS hanno un bel ritmo, che ne rendono molto piacevole l'ascolto). Complessivamente un ottimo cd, carino anche al primo ascolto, ha melodie che ti entrano facilmente in testa, lo consiglio. 9/10