Un romanzo con un incipit notevole. Che invoglia alla lettura del proseguo. Anche l’ambientazione della storia, parte in Italia e parte in Medio Oriente e Africa, è un elemento che suscita curiosità. Così come il susseguirsi della narrazione tra tempo moderno (2006 per lo più) e fine anni 40 del 900. O ancora l’utilizzo di alcuni espedienti narrativi, come quello di far procedere la storia attraverso il racconto delle vicende di nonna Farina, che Leyla attinge dall’ascolto di vecchie cassette registrate. La scrittura è curata e precisa. Per il mio gusto purtroppo senza alcune sporcature che a volte invece conquistano. Il risultato è comunque interessante, anche se in alcune pagine ci sono lunghe descrizioni, che sono certo importanti, più per l’autrice forse, ma che rallentano troppo il ritmo degli eventi. Il finale, invece, è sì vorticoso, ma parzialmente inverosimile e risolto con un po’ di fretta. Un romanzo che comunque è molto godibile.
