Lo «status» e la «qualità» di rifugiato alla luce della sentenza CGUE del 14 maggio 2019
Con la sentenza pronunciata lo scorso 14 maggio, con la quale la Grande Sezione ha deciso in merito alle controversie insorte in tre cause riunite (la C-391/16, la C-77/17 e la C-78/17), scaturite da altrettanti rinvii pregiudiziali, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha fornito utili indicazioni interpretative sul contenuto dei paragrafi 4, 5 e 6 dell’art. 14 della direttiva 2011/95/UE, soffermandosi, per un versante, sul rapporto tra le norme in essi contenute e quelle contemplate nell’articolo 78 del TFUE e nell’art. 18 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e, più in generale, sulla relazione che intercorre tra la direttiva in oggetto e i principi contenuti nella Convenzione di Ginevra, della quale, come è noto, sono parti contraenti tutti gli stati membri dell’Unione, benché quest’ultima non vi aderisca.
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Anno edizione:2019
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In commercio dal:20 giugno 2019
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