Tutto si svolge in quei vicoli familiari a chi vive in un paesino in cui ogni mattina scorre per le strade il solito o la solita postina, magari in grembo alla sua bicicletta. E chi sà; forse anche quel nostro volto ormai conosciuto, si fa di noi e su di noi mille idee e mille storie. Che dire; ho amato il racconto triste e dolce. Romantico e misterioso. Ho adorato Bilodo e la sua intraprendenza. Consigliato ai romantici sognatori e avventurosi.
Storia di un postino solitario
Finalista Premio Letteraria per la traduzione di Margherita Belardetti
Dopo Storia di una ladra di libri, un nuovo romanzo sulla magia della letteratura e sulla forza che hanno le parole di farci sognare, innamorare, vivere.
Chi non ha mai sognato, almeno una volta, di vivere la vita di qualcun altro? Lirico e avvincente, emozionante e delicato, Storia di un postino solitario è davvero un piccolo gioiello, e un non più piccolo caso editoriale, dal momento che – pubblicato per la prima volta in Canada nel 2004 – il romanzo ha conquistato, un lettore alla volta, un sogno alla volta, il palcoscenico dell'editoria mondiale. Il « postino solitario » è Bilodo, 27 anni, un ragazzo schivo, con pochi amici, appassionato e dedito al suo lavoro, lavoro che gli permette di trovare nelle vite degli altri quello che manca nella sua. Bilodo infatti è un postino indiscreto, per quanto assolutamente innocuo: apre, di notte, le lettere che dovrà distribuire il mattino successivo, e si immedesima nelle esistenze dei corrispondenti. Immagina, fantastica, sogna; si appassiona, si commuove, si arrabbia. Tra tutte, le lettere che più è ansioso di «ricevere», sono quelle di Ségolène, una donna misteriosa che vive in Guadalupa, e che manda degli «haiku» – i caratteristici componimenti poetici giapponesi – a Gaston Grandpré, una delle persone servite da Bilodo, che di Ségolène, in qualche modo, si è innamorato. Quando, a causa di un incidente, Gaston morirà, proprio sotto gli occhi di Bilodo, il giovane postino non riuscirà a rassegnarsi alla perdita di quei componimenti che ormai sente in qualche modo come «suoi», e si sostituirà a Grandpré nella corrispondenza con Ségolène . E non soltanto in quella.
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Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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GIOVANNA COMPOSTELLA 07 marzo 2017
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ALDA CANTINI 05 ottobre 2016
Piacerà senz'altro a chi ama gli haiku. Personalmente l'ho trovato un mattone con un finale assurdo..........
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Paola Corti 13 maggio 2016
La posta altrui ha un fascino segreto. Lo stesso fascino lo subisce anche il postino protagonista di questo romanzo che inizia a leggere all'insaputa dei destinatari la loro posta. In breve tempo si affeziona a quelle persone. Con una trama davvero originale questo romanzo è una lettura piacevole e leggera. Una scrittura che conquista il lettore impedendogli di scollare gli occhi dalla pagina. Non vedevo l'ora di arrivare al finale per conoscere l'esito della vicenda. Un romanzo che non delude. Breve, originale e molto intenso.
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