Stories Yet to Tell

Just Sometimes, Sisyphus, Cdadle Song (Hiy Nazan), Like A Lover, Rush, The Titles, Carnera, Lipe Rosize, Among The Clouds, Ballo furlano, Goddess, En mort d'En Joan de Cucanh
Il trio, candidato a un Grammy e vincitore di un premio dell'Academie du Jazz, ritorna con un programma ricco di originalità, così come era stato per il precedente "Distances". Sia in veste di cantante che di autrice di testi, Norma Winstone ha pochi rivali nella scena musicale contemporanea. Le sue parole sembrano fluttuare ed espandersi dal nucleo espressivo creato da Gesing e Venier, entrambi in possesso di una spiccata sensibilità melodica. La spartana strumentazione, voce, pianoforte, clarinetto basso/sax soprano – non limita assolutamente il repertorio, anzi incoraggia a esplorare spazi più ampi del consueto e a occuparli con i suoni. Le ballate jazz trovano posto accanto ad adattamenti di canzoni folk e pezzi 'da camera' influenzati da composizioni classiche o contemporanee. Tessiture, colori e ritmi vengono attinti dalle fonti più insolite e disparate come dimostra, ad esempio, un'ipnotica canzone armena per bambini nella quale Norma Winstone incrocia le ninne nanne di Christina Rossetti con l'adattamento da parte di Tigran Mansurian delle musiche di Komitas.