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Anno edizione: 2014
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Il suicidio perfetto è un libro che non ti aspetti. Lo compri per caso, per ammazzare il tempo in treno, e non riesci a chiuderlo finchè non lo hai finito. E' un giallo insolito, fatto di profumi, di sapori, di immagini vivide e di solletico ai sensi. Ti ci trovi dentro con un disturbo bipolare, che ti divide tra il desiderio incoercibile di riazzannare la polenta arrosto di quand'eri bambino e la curiosità morbosa di venire a capo della trama. Molto coinvolgente l'uso spregiudicatamente garbato del linguaggio, che ti avvolge con neologismi istintivi e graffia le pagine. Il difetto di questo libro è che, proprio quando ti ci senti definitivamente a casa.... finisce. Consigliatissimo.
Ho letto diversi libri di questo autore ma devo dire che nella saga dell'ispettore Santori ho preferito il secondo libro " la mossa del cartomante " a questo primo romanzo. E' un libro strano questo, con un linguaggio a metà tra l'onirico ed il gergale, capace allo stesso tempo di catturare il lettore con una sola pagina di prosa per poi stufarlo nella successiva pagina di elucubrazioni mentali. Tutto ciò però contribuisce, secondo me, a creare un mondo "a parte", una comunità montana che vive di luce propria anche quando il turismo estivo è ancora distante. Quindi perché stupirsi se Lupo bianco ragiona per metafore? Chi siamo noi per comprendere la routine di un posto così distante da casa nostra? Siamo di fronte ad uno spaccato di vita di montagna che ancora una volta finisce sotto i piedi dei villeggianti "invasori", giunti a Valdiluce solo per farsi ammazzare... Buono il giallo anche se parte della soluzione mi è sembrata eccessiva.
La trama é avvincente. Il finale un po' piú scontato, ma nel complesso lo consiglio
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