Il tenente Alvaro e l'esilio politico di massa
Nella Lambrate del secondo dopoguerra, in un clima di «Resistenza tradita» - in cui gli ex partigiani vedevano sgretolarsi l'aspettativa di una rivoluzione socialista e i crimini di guerra restare impuniti - Giulio Paggio, il «tenente Alvaro», salì al comando di un gruppo di giovanissimi ribelli, quelli della «Volante Rossa». Dopo alcune azioni, anche violente, atte a rendere una giustizia che, istituzionalmente, sentivano tradita, diventarono dei ricercati e furono costretti a fuggire, con l'aiuto del PCI, nella Cecoslovacchia socialista. Luogo d'esilio per molti rifugiati politici, la Cecoslovacchia ospitò una comunità di italiani dalle identità celate, dove la solidarietà si mescolava alle difficoltà di essere straniero, confinato e ricercato. Le testimonianze qui riportate alla luce ci offrono gli sguardi intrecciati, preziosi e altrimenti dimenticati, dei diretti protagonisti di quelle vicende storiche. Lo sguardo di Giulio Paggio e di chi lo ha conosciuto davvero: un uomo dai principi impossibili da sradicare che, per tutta la vita - nonostante la grazia, concessa da Pertini nel 1978 - portò con sé il fardello di essere stato il «tenente Alvaro».
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Anno edizione:2022
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In commercio dal:10 ottobre 2022
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