Il processo alle streghe di Triora anticipa quelli più conosciuti di Salem e Loudun ma il suo esito è tutt’altro che scontato. E se, come diceva San Paolo, l’oro è lo sterco del diavolo… un qualcosa di diabolico è veramente successo a Triora. Meriggi ne ripercorre la storia recandosi personalmente sul posto, documentandosi tra gli archivi locali, parlando con gli abitanti del luogo, immergendosi completamente in un’atmosfera d’altri tempi. Triora, piccolo borgo dell’entroterra ligure, era, alla fine del XVI secolo, un centro “commerciale” piuttosto importante. Alcune donne della popolazione furono accusate di stregoneria ma poco dopo tra la popolazione cominciarono a sorgere i primi malumori e al Doge fu chiesta la sospensione del processo. Perché mai? Tra le varie ipotesi analizzate dall’autore, sicuramente la più convincente è la scoperta di una zecca clandestina per la produzione di monete false e oro, a casa di un indagato. Probabilmente questo episodio spaventò i cittadini che forse, proprio con tali commerci, si arricchivano. Meriggi però non si ferma qui ed esamina il rapporto tra il Maligno e Liguria, riportandoci le dichiarazioni dei rappresentanti attuali della Chiesa locale, riservandoci sorprese e annotazioni interessanti.
