Università, ragione, contesto tipo

Se rappresentatività del centro e disgregazione del restante tessuto urbano - come fatti interdipendenti, nella città - inducono a mantenere dialettica frontalità fra insediamento universitario preesistente (tutto o parte) e centro storico, in un contesto urbano scoordinato e frammentario, un nuovo insediamento universitario consolidato può essere occasione per decongestionare e favorire lo sviluppo direzionato. Può contribuire - in quanto nodo di relazioni garantito da larga accessibilità - a organizzare intorno metropolitano con altro uso di città, policentrico nell'ambito regionale. È solo così, d'altra parte, che l'istituzione - attraverso la memoria storica e la cultura etnica che l'ambiente impone, come sua ragione - si esalta e assume innovazione radicale, rifondativa, della conoscenza (muovendo dai problemi posti da mutazioni di struttura economica). Nella sua crescita, obbligata, il sistema universitario avrà prossimamente, in Italia, molte simili occasioni. La «sperimentazione» tentata alla Facoltà di architettura del Politecnico di Milano viene qui storicizzata attraverso l'assunzione critica di una ricerca sul tema dell'università, protrattasi dal 1968 al 1970. Sviluppatasi coerentemente a un certo approccio operativo, essa si articolò dallo studio comparato e contestualizzato delle tipologie universitarie fino al progetto di uno specifico insediamento universitario e, addirittura, fino al progetto del suo contesto: dall'individuazione di strategie dell'istruzione a scala regionale fino al recupero di alcune sedi storiche attraverso le loro più attendibili vocazioni.