Questo capitolo della saga de "Le Cronache dei Vampiri" può essere letto sia a sé stante, sia nel continuum del ciclo; nel primo caso vi innamorerete a prima vista di queste vicende e di questi personaggi, nel secondo caso vi sentirete completi, dal momento che qui si approfondiscono tematiche già viste in precedenza.
Marius è il più anziano dei Vampiri e la sua lunga vita è dunque disseminata di personaggi, eventi intricati, cambiamenti di epoche e crescita interiore. Ciò che farete leggendo questo libro sono esperienze.
L'accuratezza storica e artistica ci fa entrare nel vivo di quei tempi qui ripercorsi dal punto di vista di un uomo che osserva.
Le emozioni sono forti, lo stile di scrittura coinvolge e in alcuni punti è straziante; perché il prezzo da pagare quando si è attenti osservatori è una conoscenza grande, che porta responsabilità, che porta a farsi carico di cose più grandi. E spesso si rischia anche di sbagliare quando si pensa di essere immuni agli errori più umani.
Vedrete qui un uomo maturarsi, accrescersi, passando dall'Antica Roma al Rinascimento, alle epoche più moderne.
Vedrete un ragazzo come un altro diventare un Maestro, un saggio. Marius ci rende partecipi dei suoi sacrifici, delle sue più celate sensazioni, delle emozioni e dei rapporti con personaggi intriganti. E se siete fan del grande Sandro Botticelli... beh, non vi pentirete di averlo comprato.
