I vecchi dei nostri vecchi erano pastori. La transumanza dei pastori fassani. Testo ladino e italiano
La ricerca ripercorre inoltre i troi locali che conducevano ai pascoli e i toponimi che riflettono l'economia pastorale, come Tamion, che deriva dal vecchio termine tambre ovvero ovili. Passo San Pellegrino, Lusia, Val Duron, sono i luoghi privilegiati della pastorizia e snodi di collegamento con i Vicini agordini o dell'Alpe di Siusi. Attorno a questa economia nacque tutta una serie di attività produttive - lana, latte, formaggio - e di strumenti funzionali, i quali entrarono nella cultura materiale e nell'immaginario fantastico. Pensiamo soltanto al ruolo dei dazi - tra cui quello tanto contestato durante il tardo medioevo di Castel Cardano - e delle controversie per i pascoli. A questo proposito sono molti gli atti pervenuti fino a noi così come molti sono i segni/termini che definiscono le proprietà e il loro uso che ancor oggi si riscontrano in valle (croci incise, vecchi termini). Il nomadismo dei pastori stimolò storie, leggende e fantasie, riti religiosi a metà strada tra paganesimo e cristianità arcaica, che ancor oggi si riscontrano nei vari paesi e nei vari luoghi della valle de sora e della "valle de soto", come era un tempo divisa la Val di Fassa...
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Anno edizione:2011
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