Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Recensioni Velazquez e il ritratto barocco

Velazquez e il ritratto barocco di Tomaso Montanari
Recensioni: 4/5
All'inizio del Seicento, la rivoluzione di Caravaggio abbatte la separazione e la gerarchia dei generi, ma non è in Italia che essa produce i suoi massimi risultati: è con Velázquez e con Rembrant che la verità della pittura attinge vette insuperabili

Diego Velázquez, il pittore di corte di Filippo IV a Madrid, fu un artista dalla straordinaria sensibilità meta-artistica, in grado cioè di riflettere sulla propria attività, di "parlare" della propria arte attraverso le sue stesse opere, di violare le regole dall'interno, destrutturare sperimentalmente il segno pittorico con una libertà impensabile per la sua epoca, e che sarà compresa fino in fondo solo dopo la rivoluzione impressionista. Per Montanari è come se il nome di Velázquez potesse battezzare un modo di sentire il genere del ritratto, cioè un modo di sentire l'individualità degli esseri umani e di imprigionarla in grumi di colore: una linea nel ritratto europeo. Nella seconda parte del volume, venti quadri dell'artista (presentati in ordine cronologico) sono accostati ad altrettante opere d'arte di autori anche relativamente lontani da Velázquez stesso. Ne risultano venti dittici particolarmente suggestivi per la possibilità di evidenziare analogie, assonanze o concomitanze stilistiche.)
Leggi di più Leggi di meno
4/5
Recensioni: 4/5
(1)
5
(0)
4
(1)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore