La vita dei segni. . Il linguaggio e i corpi nella filosofia francese del '900 - Felice Cimatti - copertina
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La vita dei segni. . Il linguaggio e i corpi nella filosofia francese del '900
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Descrizione


La grande scoperta 'filosofica' del '900 è il linguaggio. La scoperta che il linguaggio — che prende forma nelle diverse lingue storico-naturali — ha un'esistenza in qualche modo 'indipendente' dai parlanti. Certo, se non ci sono più parlanti una lingua, come si dice, 'muore', tuttavia il dispositivo del linguaggio non dipende da chi lo parla. Secondo il linguista Ferdinand de Saussure, colui che è all'origine di questa scoperta, la lingua è organizzata come una struttura in cui ogni elemento è collegato con gli altri elementi attraverso legami che non dipendono dalle intenzioni dei parlanti. Noi pensiamo e parliamo, e in questo modo crediamo di controllare quello che pensiamo e che vogliamo dire, tuttavia quello che pensiamo, e quindi diciamo, dipende da un sistema che ci sfugge completamente. Per questo, come dirà Lacan, "l'inconscio è strutturato come un linguaggio". Ma se il dispositivo del linguaggio è inconscio, e se è attraverso il linguaggio che si formano tanto i nostri pensieri, quanto il soggetto che crede di pensarli, che ne è della nostra presunta autonomia? Il '900 francese, da Bergson a Deleuze e Guattari — passando (fra tantissime altre figure), per Merleau-Ponty, Lévi-Strauss, Derrida, Fou-cault, Irigaray e naturalmente Lacan — è un lungo tentativo di immaginare un modo per 'liberare' il parlante dalla presa del linguaggio, una `cattura' che lo allontana dal mondo e dall'esperienza corporea. E che cos'è un vivente non più assoggettato dal linguaggio? Un corpo, finalmente e semplicemente. In questo senso la storia ripercorsa in questo libro è la storia di come una straordinaria tradizione di pensiero ha provato a pensare la libertà dei corpi. Dal linguaggio al corpo, dall'astrazione e dal calcolo alla concretezza della carne vivente.

Dettagli

27 ottobre 2023
490 p., Brossura
9788869833281

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Foto di Felice Cimatti

Felice Cimatti

Felice Cimatti è un filosofo italiano. Si è laureato in Filosofia alla Sapienza di Roma coon una tesi sui linguaggi degli animali. È docente di Filosofia del Linguaggio all’Università della Calabria e insegna all’Istituto Freudiano, nella sede di Roma. Ha ricevuto il Premio Musatti 2012 dalla Società Psicoanalitica Italiana. Collaboratore del programma radiofonico «Fahrenheit» di Radio3, lavora anche con RAI Scuola per la trasmissione televisiva «Zettel». Fra le sue pubblicazioni si ricordano Il volto e la parola. Psicologia dell’apparenza (Quodlibet, 2007), Il possibile e il reale. Il sacro dopo la morte di Dio (Codice Edizioni, 2009), Filosofia dell’animalità (Laterza, 2013), Il taglio. Linguaggio e...

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