La voglia di studiare. Come aiutare i figli ad amare lo studio
Da dove nasce il «non voglio andare a scuola», lo scarso rendimento scolastico, l’incapacità di impegnarsi nello studio? Osservando il comportamento concreto dei figli, si vede che alcuni «modi di vivere lo studio» rivelano la mancanza di motivazioni o motivazioni inadeguate. Vi sono atteggiamenti di fondo verso lo studio che hanno radici in bisogni infantili e immaturi, che occorre correggere. Un genitore giustamente «esigente» aiuta il figlio a vivere lo studio come valore, correggendo gli atteggiamenti immaturi, mentre il genitore che si limita a «pretendere» dal figlio si concentra esclusivamente sui risultati e sulla riuscita. È giusto pretendere bei voti? Forse troppo poco. È ancora più importante aiutare i figli a trovare dentro di sé la soddisfazione che alimenta la voglia di studiare. Si possono avere figli bravi a scuola, ma interiormente «spenti». Appassionarli, aiutarli a trarre ricchezza dallo studio rende meno ambiguo anche il rapporto del genitore con loro.
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Anno edizione:1999
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