Il metabolismo del viaggio è cambiato di più nell'ultimo secolo che nei cinquecento anni precedenti, una trasformazione sorprendente innescata dal desiderio di vagabondare degli americani. In meno di 100 anni, negli Stati Uniti iniziò la produzione in serie delle automobili, vennero inventati gli aeroplani, le superstrade, i motel, e l'uomo mise piede sulla Luna. Viaggiare divenne più veloce e più facile. Soprattutto, divenne più democratico, permettendo a milioni di persone di esplorare terre lontane o di visitare la propria in maniera più approfondita. All'inizio del XX secolo, solo chi possedeva grandi capitali e aveva tempo a disposizione poteva permettersi di viaggiare per piacere. Ma prima della fine del secolo, per viaggiare bastavano poche ore, non servivano giornate intere, e i viaggi di massa - in particolare i brevi viaggi in aereo - divennero la norma. Nel frattempo, i transatlantici infrangevano nuovi record di velocità, treni sempre più aerodinamici sfrecciavano lungo i binari e gli eleganti idrovolanti si evolvevano nei jumbo jet. A bordo di treni ad alta velocità, di navi, jet, o degli autobus della Greyhound Lines - o al momento di stabilire la propria tabella di marcia già sulla strada - gli americani chiedevano ancora più possibilità di movimento e un ventaglio di destinazioni più ampio, stabilendo così nuovi parametri per tutti i viaggiatori.
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Anno edizione:2016
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