A fire in the flesh. Un fuoco nella carne

Libro veramente molto bello. Nonostante l'ambientazione sia essenzialmente sempre la stessa, il libro è comunque pieno d'azione e adrenalina. Ho amato seraphena dall'inizio alla fine e non vedo l'ora di vedere come continuerà la sua storia, anzi la sua e di nyktos.

Qua di seguito vi mostro un pezzo di recensione, tutta intera purtroppo non ci sta. Intera la potete trovare qui: https://alessandranekkina9372.altervista.org/a-fire-in-the-flesh-un-fuoco-nella-carne-di-jennifer-l-armentrout/ . “Seraphena lo ha sempre saputo. Ha sempre saputo che prima o poi quella vita da cui ha sempre segretamente cercato di scappare, sarebbe arrivata a prenderla. Seraphena fin dall’infanzia non ha mai avuto una vita facile. Fin dalla sua nascita ha sempre dovuto soddisfare le esigenze e le aspettative altrui. Fin dal suo primo vagito, è sempre stata vista come un’arma e mai come una persona. Nemmeno il popolo per cui è stata cresciuta come un’arma, ha mai saputo della sua esistenza. Seraphena ha passato l’intera vita come un fantasma. Non è mai stata vista come una persona, ma solo come un mezzo. Eppure quando è finita nelle Terre D’Ombra, ha iniziato a vedere se stessa in un altro modo. Ha iniziato a vedere la speranza anche per se stessa, per una vita migliore. Una vita degna di essere vissuta. Una vita dove lei poteva essere alla luce del giorno completamente se stessa e non una tela bianca da modellare per ingannare e sconfiggere il vero Primordiale della Morte. Nella sua vita di prima aveva solamente la sorella, nella vita nelle Terre D’Ombra ha trovato con fatica, amici veri e il vero amore in Ash/Nyktos. Eppure quel fardello di cui era stata caricata, è arrivata a prenderla con la forza. Seraphena si trova tra le mani nemiche di Kolis. Seraphena si rende conto fin dal primo istante, che se vorrà salvare il suo amato Ash e salvare tutti i popoli, sarà costretta a mettere in azione tutti i sotterfugi per cui è stata allenata. Ma diventare una tela bianca e sottomettersi a Kolis per sconfiggerlo, vuol dire rischiare di perdere completamente se stessa. […] […] […]"

Mi è piaciuto molto, la prima parte del libro è un po’ statica a causa di una determinata situazione che però a parer mio poteva essere un po’ accorciata, ma la seconda parte é molto dinamica. Tanti ma tanti colpi di scena, personaggi secondari che ho apprezzato tantissimo che troviamo nei volumi precedenti e che qui scopriamo meglio. Finale pazzesco.