Abroad è il racconto coinvolgente di un anno all’estero vissuto da una ragazza italiana che parte per l’America come exchange student. Attraverso le sue parole, il lettore viene trascinato in un viaggio non solo geografico, ma soprattutto emotivo, dove le sfide dell’adolescenza si intrecciano con la scoperta di sé, dell’amicizia e dell’amore. Uno degli elementi centrali del romanzo è il rapporto tra la protagonista e il suo vicino di casa, una relazione intensa e altalenante, fatta di momenti di romanticismo e dolcezza, ma anche di freddezza e indifferenza. Questo legame, così tormentato e realistico, rappresenta bene le dinamiche spesso contraddittorie dell’amore in età adolescenziale. Alessia Merola ha uno stile di scrittura semplice, chiaro e diretto, che rende la lettura estremamente scorrevole. La capacità dell’autrice di far immedesimare il lettore nella protagonista è notevole, e contribuisce a creare un legame emotivo profondo con la storia. In soli tre giorni, mi sono trovata completamente immersa nel suo mondo. Un personaggio che merita una menzione speciale è Taylor, la host sister: il suo ruolo va ben oltre quello di semplice spalla. Taylor agisce come una vera e propria sorella maggiore, non solo per la protagonista, ma anche per il lettore, aiutando a comprendere e interpretare meglio le emozioni raccontate. L’unico elemento che mi ha convinta meno è stata la scarsa presenza degli adulti — al di là dei genitori — nella narrazione. In alcune situazioni, l’inserimento del punto di vista di figure come i professori avrebbe potuto arricchire ulteriormente la storia, offrendo un’angolazione diversa e più matura degli eventi. In generale, Abroad è una lettura che consiglio caldamente a tutte le amanti del romance, ma anche a chi si sente scettico nei confronti del del potere dell’amore. È un libro che parla di emozioni vere, di crescita, di vulnerabilità e di scelte.
