Afghanistan, dove tutto cambia per non cambiare mai
Un viaggio nell'Afghanistan odierno, dove i diritti umani sono, nella migliore delle ipotesi, sospesi. Da storico crocevia di diverse culture, simbolo di libertà negli anni Sessanta e Settanta, quando la capitale Kabul era una tappa dell'"Hippie Trail", l'Afghanistan è oggi di nuovo sotto il controllo talebano, dopo un'illusione durata vent'anni. Dall'agosto del 2021, in seguito al ritiro delle forze internazionali guidate dagli Stati Uniti, il paese è precipitato in una grave crisi sociale, umanitaria ed economica. Le politiche dell'integralismo talebano hanno imposto severe restrizioni sui diritti umani, in particolare per donne e ragazze, private dell'accesso all'istruzione secondaria e superiore e della maggior parte delle opportunità lavorative. La libertà di stampa e di espressione è fortemente limitata, con arresti arbitrari e detenzioni di giornalisti e attivisti. Nonostante gli sforzi internazionali per fornire assistenza umanitaria, il paese resta intrappolato in un ciclo di povertà, insicurezza alimentare e violazioni dei diritti, con la comunità internazionale che continua a monitorare una situazione in costante evoluzione e a cercare vie per affrontare le sfide umanitarie e proteggere i diritti fondamentali.
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Anno edizione:2026
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