Amare è un verbo di movimento

Il verbo amare può ridursi, in maniera semplicistica, all’identificazione di un sentimento? Secondo l’autrice l’analisi del suo significato è molto più complessa. Il termine è colmo al suo interno di altri verbi e i loro opposti che concorrono a formarne l’essenza: ascoltare, incontrare, fuggire, avvicinare, allontanare, cercare e, in generale, quelle azioni che rendono reale un rapporto d’amore. È la volontà di unire le esigenze dei due in un movimento spazio-tempo che riempie i giorni e i pensieri. La silloge è divisa in tre parti: Amare, in cui si riconosce il sentimento d’amore (A mani giunte); Verbo, la scelta di amare evidenziata dal linguaggio verbale e non verbale (Ho chiesto alla bestia); Movimento, amore in quanto spinta verso l’altro; verbi e opposto di essi che insieme formano la parola amare (Almeno tu). In Amare è un verbo di movimento è protagonista la scelta d’amare, intesa come volontà di amarsi nonostante ciò che si è e l’impegno che comporta. Quell’impegno che riguarda in primis sé stessi e poi la vita e l’incontro con l’altro, con quella consapevolezza che rende più facile andare verso e insieme.