Recensioni L'amica della sposa

L'amica della sposa di Nicolas Barreau
In una piovosa giornata primaverile, Jean-Pierre Morel – proprietario di un café littéraire a Parigi – riceve un invito che gli cambierà la vita. Paul, il suo ex migliore amico, lo aspetta al proprio matrimonio nel Sud della Francia. A scuola erano inseparabili, ma da anni ormai i due non si rivolgono la parola, e per una buona ragione. Innamorarsi della stessa donna è sempre un bel problema, e se per giunta uno dei due (l’altro!) assomiglia ad Alain Delon, è un autentico incubo. In nome dei tempi andati, Jean-Pierre decide comunque di dargli una chance, ma il giorno della festa va tutto storto. Tra ex fidanzate che tornano all’improvviso per fare una scenata e nonne che scelgono proprio il momento peggiore per slogarsi la caviglia, Jean-Pierre parte in fretta e furia e nel trambusto dimentica l’invito a casa. Ma come diavolo si chiamava il posto? Era Tabanac o Bergerac? Seguendo i deliziosi capricci del destino, Jean-Pierre arriva infine a un ricevimento già iniziato e si confonde tra gli ospiti. C’è solo un problema: non riesce a vedere Paul da nessuna parte. Che sia nel posto sbagliato? Fortuna che a tenergli compagnia c’è l’amica della sposa, una donna dai capelli rosso Tiziano che dice tutto quello che le passa per la testa e storpia continuamente il suo nome. Forse, inizia a pensare Jean-Pierre, presentarsi alla festa sbagliata non è sempre una disavventura.)
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