Gli amori difficili di uno spettatore. Italo Calvino e il cinema
Italo Calvino ha spesso diffuso di sé l’immagine di uno spettatore medio, appassionato, ma poco interessato alla storia e alla teorica del film. Pochi peraltro gli adattamenti cinematografici dei suoi lavori, quasi tutti irrealizzati, come il Marco Polo per Mario Monicelli, o appena abbozzati come Tecnicamente dolce e Il guidatore notturno per Michelangelo Antonioni, per non parlare del progetto a lungo accarezzato con Federico Fellini di portare sullo schermo Le fiabe italiane. Eppure la lezione di Calvino ha avuto e continua ad avere un’influenza fortissima e duratura sul cinema internazionale contemporaneo, di cui spesso ha anticipato temi e fascinazioni. Pensiamo all’attenzione quasi ossessiva per la divaricazione e moltiplicazione dei punti di vista, la rielaborazione ironica del mondo medievale, la narrativa come processo combinatorio di elementi preesistenti, i labirinti spazio-temporali, gli universi paralleli, le architetture vertiginose delle “città invisibili”.
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Anno edizione:2024
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