Con uno stile limpido e struggente, la Bellei racconta brevemente la storia di Tian, una bambina costretta a vendere il proprio corpo. Per sopravvivere al dolore e alla vergogna, Tian sceglie di gettare la propria anima in fondo al mare, là dove nessuno possa più vederla o giudicarla. Alle sue parole si intrecciano le suggestive illustrazioni della Paolini che, con l’uso di sfumature tra bianchi e azzurri, immerge il lettore in un universo marino sospeso tra realtà e simbolo. Solo il nero dei capelli della bambina interrompe questo flusso, richiamando la durezza di una condizione che non dovrebbe mai riguardare l’infanzia. Attraverso volti, dettagli del corpo e creature acquatiche che sembrano accompagnare Tian nelle profondità del mare, il libro costruisce un racconto visivo potente e commovente. È un viaggio doloroso, ma anche di liberazione: un grido silenzioso contro la piaga della prostituzione minorile e del turismo sessuale, temi drammatici quanto sempre più spesso taciuti. L’anima di Tian è un’opera delicata e necessaria, dedicata alle bambine e al loro corpo, sacro come un tempio. Un invito a immaginare un futuro diverso: un mondo in cui le donne, di ogni età, non siano mai più guardate come merce.
