Terzo episodio della saga de “I Vampiri di Savannah”. Il fatto che esso sia il primo a non essere più stato scritto a due mani si evince chiaramente sia dalla brevità (rispetto ai due precedenti, conta poco più di trecento pagine) sia dallo stile più succinto e scorrevole. Le voci narranti sono sempre le stesse dei due vampiri protagonisti: William, giunto a Londra per liberare Renée dai crudeli rapitori, e Jack, alle prese col suo ruolo di vice del suo creatore e mentore e con accese dispute di licantropi sul territorio di Savannah. Farà la sua inaspettata comparsa perfino Jack lo Squartatore nei panni di un succhiasangue che ha dato e ridarà del filo da torcere a William. Migliorato rispetto ai precedenti: anche se rimane inalterato il bizzarro legame tra magia e sangue vudù col vampirismo, la violenza sembra diminuire, lo humour diventare più comprensibile, i sentimenti essere più articolati ed approfonditi.
