Il bandito Cavallero. Storia di un criminale che voleva fare la rivoluzione - Giorgio Bocca - copertina
Il bandito Cavallero. Storia di un criminale che voleva fare la rivoluzione - Giorgio Bocca - copertina
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Letteratura: Italia
Il bandito Cavallero. Storia di un criminale che voleva fare la rivoluzione
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Descrizione


Piero Cavallero è stato il protagonista di una vicenda che fu celeberrima negli anni sessanta. Figlio di uno dei quartieri più proletari della Torino operaia, giovane carismatico e politicizzato, comunista e ancor più a sinistra dei comunisti, Cavallero divenne il rapinatore di banche più famoso d'Italia. Fu catturato nel corso della sua ultima rapina, in una caccia all'uomo spietata e tragica, durante la quale per le vie di Milano ci furono diversi conflitti a fuoco, il ferimento di decine di persone e la morte di tre passanti. Ma dietro questo scenario, che a posteriori sembra quello di un western o di un poliziesco americano, c'è un pezzo di storia d'Italia. Dietro a Cavallero c'è una generazione che aveva visto esaurirsi la carica della lotta partigiana nel perbenismo dell'Italia democristiana. E dietro alla violenza metropolitana della banda di rapinatori si scorge il profilo della lotta armata che verrà. Nel 1968, il giornalista Giorgio Bocca, anche lui arrivato dal Piemonte a Milano per lavorare al "Giorno", comincia la sua inchiesta su Cavallero "come non t'aspetti. Con Anita, la moglie del bandito. È riuscito a farsi aprire la porta. A differenza degli altri giornalisti, che non hanno bussato, e non ci hanno parlato", come puntualizza Piero Colaprico nella prefazione che accompagna questa nuova edizione.

Dettagli

28 gennaio 2016
121 p., Brossura
9788807173011

Conosci l'autore

Foto di Giorgio Bocca

Giorgio Bocca

1920, Cuneo

Giornalista e scrittore italiano. Dopo aver partecipato attivamente alla lotta partigiana (Resistenza), iniziò a collaborare, già nel 1943, a 'Giustizia e libertà', scrivendo poi, con grande assiduità, sui più importanti quotidiani e settimanali italiani, tra cui «La Gazzetta del Popolo», «L'Europeo», «Il Giorno», «la Repubblica», «L'Espresso». Autore di scritti che si distinguono per una carica di amaro moralismo e di anticonformismo ideologico, ha segnato il dibattito politico e civile con volumi di saggi e inchieste quali Il terrorismo italiano (1978), Noi terroristi (1985), Il secolo sbagliato (1999). Un contributo importante, sia per il rigore documentario sia per la riflessione politica sono...

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