Il barbiere di Siviglia

Compositore.Gli esordi. Suo padre, Giuseppe Antonio, «pubblico trombetta» (banditore) del comune di Pesaro, integrava i guadagni suonando il corno nelle manifestazioni teatrali e nelle pubbliche accademie; sua madre, Anna Guidarini, era una cantante che svolse una breve carriera nei teatri marchigiani e a Bologna. Nel 1802 a Lugo, dove la famiglia si era trasferita, R. poté studiare in casa dei fratelli Luigi e Giuseppe Malerbi. Fu quest'ultimo che gli fece conoscere, con ogni probabilità, lavori di Mozart e Haydn, conoscenza testimoniata dalle sei Sonate a quattro per violini, violoncello e contrabbasso, scritte all'età di dodici anni, nel 1804, quando R. non aveva preso, secondo le sue stesse parole, alcuna «lezione di accompagnamento». Non sembra dunque che quando, nel 1806 (anno in cui...

Soprano. Esordì nel 1966 a Budapest e, dopo un lungo periodo trascorso in teatri secondari stranieri, si è imposta dal 1979 in Italia, a Londra, ad Amburgo e negli usa, in Sonnambula, Lucia, Figlia del reggimento, Capuleti e Montecchi, Fra Diavolo, Lakmé di Delibes, Racconti di Hoffmann. Voce cristallina, penetrante, estesa fino al fa sopracuto, possiede eccezionali capacità virtuosistiche e può essere considerata come il soprano più «funambolico» apparso dopo Joan Sutherland.

Direttore d'orchestra. Studiò composizione con C. Prosperi, N. Rota e L. Dallapiccola, direzione con P. Bellugi. Dopo l'esordio al Festival di Spoleto (1967), ha intrapreso un'intensa attività, specializzandosi nel repertorio operistico del '700 e del primo '800. Nel 1992-95 è stato direttore stabile dell'orchestra del Teatro Regio di Torino.