"Ci sentivamo invischiati in una situazione più grande di noi, in cui eravamo stati scaraventati senza poter avere diritto di parola per l’assassinio di una persona cara che ci aveva nascosto chissà quanti altri segreti." Se dovessi descrivere questo libro userei un'immagine particolare: un vetro appannato. I suoi protagonisti ci lasciano sopra svariate impronte, ognuno desideroso e al contempo spaventato di lasciare un segno; tuttavia, iniziano a formarsi delle goccioline che si riversano sul vetro, macchiandolo. Veronica, aggrappatasi invano a quella lastra, comprende che tocca a lei prendere una pezza e pulire tutto quanto, forse anche la propria anima. La storia in cui Cara, che ringrazio di cuore, ci trasporta è fatta di segreti, bugie e ville sontuose, enormi maschere per nascondere persone vuote e fragili. La bravura della scrittrice sta nell'esplorare questi animi, soprattutto quello affranto di Veronica: ci ritroviamo a seguire gli eventi con l'affanno, impauriti persino di noi stessi e di chi vogliamo bene. Purtroppo il susseguirsi degli eventi appare rapido e quasi indolore, e mi è quindi dispiaciuto molto non aver potuto "partecipare" alla storia dell'omicidio di... chi lo sa👀? Però l'autrice, seppur in poche parti, dimostra di sapere bene cosa sia la suspense, travolgendo il lettore in un miasma di eventi caotici e allarmanti, capaci di far commuovere e di togliere il fiato. Quindi questo è un libro per appassionati del giallo e non, e che sicuramente consiglio!
