Recensione di “La caduta di Robespierre” di Colin Jones edito Neri Pozza 📚📚📚📚📚 24 ore nella Parigi della Rivoluzione: immaginate il lavoro che è stato fatto per ricostruire un’intera giornata di 230 anni fa, cercando tra giornali, diari personali, avvenimenti paralleli; pensate all’impegno di Jones nel rendere il tutto così chiaro da essere fruibile anche a chi di storia ne sa poco. Questo è ciò che troverete nel libro: la cronaca dei fatti minuto per minuto. Come si è arrivati a uccidere “il campione del popolo”? Perché è stata presa questa decisione? Chi erano veramente i protagonisti? Quali sono state le conseguenze di questa scelta? Robespierre meritava questa fine? Al di là dei fatti storici la mia opinione è che ai danni di Robespierre sia stata perpetuata una vendetta: se fosse stato, no anzi, se si fosse sentito meno superiore; se non avesse creduto di essere superiore a tutti, se non avesse ritenuto i suoi ideali gli unici puri tutto ciò non sarebbe successo. Perché, come dice Jones, gli attori di questo dramma avevano combattuto e stavano combattendo per lo stesso obiettivo finale: il trionfo della Repubblica e dei suoi ideali. L’ascesa di Napoleone però dimostra quanta strada ancora, la Francia dell’epoca, dovrà fare prima di raggiungere quanto si era prefissata con la Rivoluzione. Un saggio storico estremamente illuminante e appassionante. Da leggere
La caduta di Robespierre. Ventiquattr'ore nella Parigi della rivoluzione
Tutta la Rivoluzione francese, a Parigi, in un fatale giorno: il 27 luglio 1794, che il nuovo calendario segna come 9 termidoro dell’anno ii. Un colpo di mano parlamentare mette fine al regime di terrore instaurato da Maximilien Robespierre e archivia la fase piú radicale della Rivoluzione francese. Quell’episodio è stato ricostruito, scandagliato e commentato infinite volte, ed è sempre stato riproposto, per oltre duecento anni, come il momento in cui il processo rivoluzionario subí una radicale involuzione. In questo libro, restringendo l’ambito di osservazione solo a quello specifico giorno, Colin Jones, tra i massimi studiosi mondiali della Rivoluzione francese, giunge a una conclusione diversa: nega che i nemici di Robespierre si proponessero di fermare la rivoluzione e pone l’accento, soprattutto, sul ruolo decisivo svolto dal popolo parigino. Jones offre una lettura discorde rispetto a quella cui siamo stati abituati e risulta convincente grazie alla scelta di illustrare in presa diretta la giornata del termidoro senza farsi condizionare dai giudizi che ne sarebbero in seguito scaturiti e che ne avrebbero inevitabilmente alterato il significato. Il suo metodo di lavoro è semplice e al tempo stesso raffinato: l’evento viene presentato lungo coordinate temporali (ventiquattro ore appena) e topografiche (la città di Parigi nelle sue varie zone) grazie al sapiente uso di una ricchissima documentazione d’archivio prodotta proprio quello stesso giorno sotto la spinta degli avvenimenti. Passando al microscopio quanto accadde in città, sostando su una miriade di piccole vicende, avvalendosi delle testimonianze di decine di sconosciuti protagonisti, Jones riesce a orchestrare un racconto di grande originalità, componendo un inatteso quadro d’insieme della Parigi rivoluzionaria. L’analisi in tempo reale degli sviluppi politici porta cosí ad accantonare ogni facile conclusione per restituire i tanti protagonisti di quella giornata alle loro fragilità di fronte all’imprevedibilità dello sviluppo degli avvenimenti. Ne emerge un affresco della vita politica rivoluzionaria di grande originalità, perché ciascuno è ritratto nel momento, terribile, delle singole scelte senza essere irrimediabilmente consegnato al ruolo che la conoscenza dell’accaduto avrebbe poi finito per assegnare loro. Un grande racconto corale, molto originale, con l’efficacia di una narrazione piacevole e appassionata. Potremo definirlo: un libro «rivoluzionario». La parabola della Rivoluzione francese riassunta in un solo, cruciale, giorno, il 27 luglio 1794 (9 termidoro dell’anno II), e nel destino dell’uomo che impose il terrore a Parigi: Maximilien Robespierre. Un libro «rivoluzionario» che cambia la prospettiva dell’evento che piú di ogni altro ha influito sulla Storia del mondo intero. Un’indagine intensa e coinvolgente, scritta come fosse un romanzo, basata per la prima volta sulle testimonianze di tutti coloro che vissero in presa diretta quel giorno fatale.
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Lingua:Italiano
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chiara 03 settembre 2023da leggere
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