Il cane che parla. Un'indagine di Arthur Jelling - Giorgio Scerbanenco - copertina
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Letteratura: Italia
Il cane che parla. Un'indagine di Arthur Jelling
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Descrizione

«Un romanzo alla Agatha Christie: qui, Poirot sarebbe perfetto, altrettanto a disagio nei locali dei bassifondi del nostro Jelling.» - Dalla prefazione di Cecilia Scerbanenco


“Deve essere difficile per il vero colpevole sfuggire alle vostre investigazioni. Può non aver lasciato alcuna traccia materiale, ma voi cercate invece quelle morali e finite per trovarlo.” Un treno che frena all’improvviso. Uno sparo dal nulla. Un cadavere che chiede giustizia. Giorgio Scerbanenco trasforma la più classica delle situazioni del mistero in un giallo dall’esito imprevedibile, una prova perfetta per l’abilità deduttiva di Arthur Jelling, archivista della polizia di Boston promosso investigatore sul campo. Il suo talento per le indagini dovrà affrontare le convenzioni e le invidie di un gruppo di passeggeri che appartengono al mondo dell’editoria: sono giornalisti, scrittori, critici letterari, sempre in competizione l’uno con l’altro e ora tutti sospettati e testimoni al tempo stesso. “Un romanzo alla Agatha Christie: qui, Poirot sarebbe perfetto, altrettanto a disagio nei locali dei bassifondi del nostro Jelling. Il personaggio di Fiorella Garrett, con la sua vivacità e intelligenza, dà a tutta la storia un tono brillante e mondano, inserendo in una vicenda bostoniana le rivalità, le tensioni, le manie del mondo letterario milanese anni ’40. Si potrebbe persino fare un gioco, e provare a indovinare chi fossero nella realtà i protagonisti del romanzo.” (Dalla prefazione di Cecilia Scerbanenco)

Tropes e temi

Dettagli

208 p., Brossura
9788834614426

Conosci l'autore

Foto di Giorgio Scerbanenco

Giorgio Scerbanenco

1911, Kiev

Scrittore italiano di origine russa. Di madre italiana e padre ucraino, a sedici anni si stabilì a Milano. Fu collaboratore, redattore e direttore di periodici femminili ad alta tiratura, per i quali scrisse racconti e romanzi «rosa», per lo più ambientati nell’America degli anni Quaranta. Più tardi approdò al genere poliziesco e fu il successo, prima con Venere privata (1966), poi con Traditori di tutti (1966). Altrettanto fortunate le opere successive, da I ragazzi del massacro (1968) a I milanesi ammazzano al sabato (1969), ai racconti postumi di Milano calibro 9 (1969) e Il centodelitti (1970). Protagonista di quasi tutta la serie è Duca Lamberti, accorto investigatore della Milano «nera». Prodigioso narratore di storie e...

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