Il canto del cielo

La storia si svolge nell'arco di circa 70 anni alternando le vicende relative al periodo della Prima Guerra Mondiale, in cui il protagonista Stephen Wraysford vive in prima persona gli orrori della conflitto dopo aver vissuto un breve eppure intenso, travolgente rapporto con Isabelle, con quelle incentrate su sua nipote Elisabeth che dopo aver trovato alcuni diari del nonno vuole capire cosa sia successo veramente durante quegli anni terribili. I piani narrativi diversi sono evidenziati dalla prosa che nello stile usa un linguaggio differente in relazione al periodo in cui si dipana la trama. La descrizione della guerra, la vita al fronte, il cameratismo, la paura, il senso del dovere, la fame di gloria, la stanchezza, le atrocità sono in alcuni passaggi così vivi che sembrano la sceneggiatura di un film, prendendo il sopravvento sulla storia d'amore tra i due protagonisti, ognuno dei quali la vive in modo quasi opposto.La parte 'moderna' può essere considerata come la chiusura del cerchio, il passato che ritorna nel presente come ricordo, memoria, Storia.

La passione travolgente di cui è protagonista il giovane Stephen è soltanto un pretesto, l'inizio della sua eroica parabola umana, quasi una parentesi che determina la sua catarsi e, successivamente, la sua rinascita. La ricostruzione storica della vita di trincea è minuziosa e impeccabile, caratteristica che lo rende un romanzo ancora più verosimile e coinvolgente. Faulks vuole raccontare una storia come tante, una storia di insuccessi, delusioni, incontri propizi e sentimenti forti, ma soprattutto una storia di speranza, che testimoni come l'amore può nascondersi dovunque e lasciare tracce nel tempo. Trovo difficile recensire questo libro perché è straordinario nella sua complessità e permette di riflettere sul significato della vita sul nostro passato.