E' la storia di una donna e della sua incolmabile solitudine, ma io non l'ho trovato affatto un libro triste né pesante. Anzi, tutto il contrario, perchè l'autrice non ci parla mai - o quasi - in modo diretto delle emozioni di Wang Qiyao, è più spesso una percezione, un'interpretazione da leggere tra le righe o tramite uno sforzo empatico, una sensazione data dall'atmosfera della scena. Qui è la grandezza della scrittura di Wang Anyi: le atmosfere vivide che ricrea con le sue discrezioni dei paesaggi e degli ambienti ti trasportano esattamente nel tempo e nel luogo del racconto, ti cala così bene nella scena da non aver bisogno di rendere espliciti emozioni e sentimenti, sei lì con Wang Qiyao, partecipe della sua vita. Lei cambia, come la sua Shanghai, insieme affrontano i grandi cambiamenti della Cina del secondo Novecento, e si riflettono l'una nell'altra. Consigliatissimo
La canzone dell'eterno rimpianto
Nella Shanghai cosmopolita e brillante dell'immediato dopoguerra, la sedicenne Wang Qiyao intende approfittare delle possibilità offerte da un concorso di bellezza. Non vince, ma riesce comunque a conquistare una certa notorietà perché rappresenta un tipo di fascino "quotidiano": quello, elegante ma non vistoso, che si incontra per strada tutti i giorni e che meglio incarna lo spirito della città. Scoperta da un fotografo che l'ama non ricambiato, diventa l'amante del potente Direttore Li. Ma la Cina si trova in un momento storico di grandi mutamenti e quando Li muore in un incidente aereo, Wang Qiyao deve lasciare l'ovattata atmosfera della residenza Alice, dove, assai rispettate, vivono le mantenute, i "fiori della società"; possiede solo una scatola di legno intarsiato che contiene alcuni lingotti d'oro avuti in regalo dall'amante. Wang Qiyao è costretta a reinventarsi un'esistenza all'ombra dei grandi sommovimenti politici; si mantiene facendo l'infermiera e riunisce attorno a sé una piccola cerchia di amici con i quali passa il tempo a cucinare, a giocare a majiang e a chiacchierare davanti a una stufa. Dalla fugace relazione con uno degli ospiti nasce una figlia, Weiwei. La sua è un'esistenza fatta di dettagli e di piccoli piaceri intimamente legata a quella di Shanghai, la città cinese più aperta e occidentale.
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Anno edizione:2011
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