Capitale intellettuale, chi era costui? Breve viaggio alla scoperta della più potente e silenziosa arma di competizione
"Carneade! Chi era costui? ruminava tra sé don Abbondio. Carneade! Questo nome mi pare d'averlo letto o sentito; ma chi diavolo era costui?" Il capitale intellettuale rappresenta per la gran parte delle imprese italiane ciò che Carneade rappresentava per il curato manzoniano: uno sconosciuto del quale in passato si è avuta notizia, ormai disperso nella memoria. Questo saggio parla del capitale intellettuale, la principale ricchezza di un'impresa, che prende quasi sempre le sembianze delle persone che lavorano nell'organizzazione; la sua gestione richiede cura, attenzione, tempo, perché esso tende a svanire rapidamente se non lo si aggiorna continuamente e, ove possibile, non lo si protegge legalmente. Quello che l'autore ci presenta non è lo stato dell'arte di una disciplina complessa ma la sintesi di contributi, articoli, interviste che l'autore ha scritto negli ultimi dieci anni e che oggi rende disponibili, per accompagnare il lettore in un breve viaggio alla scoperta della più potente e silenziosa arma di competizione. Con l'auspicio che il capitale intellettuale abbandoni la veste del Carneade della gestione d'impresa.
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Anno edizione:2012
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In commercio dal:1 marzo 2012
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