Carteggio 1913-1982 - Biagio Marin,Giuseppe Prezzolini - copertina
Carteggio 1913-1982 - Biagio Marin,Giuseppe Prezzolini - copertina
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Letteratura: Italia
Carteggio 1913-1982
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L'arrivo di Biagio Marin a Firenze risale al 1911, quando avrà modo di frequentare l'ambiente letterario de "La Voce", la più famosa rivista dell'epoca. È in questa occasione che Marin conosce Prezzolini ed inizia con lui quel sodalizio umano e culturale che durerà tutta la vita. "Non oso scriverti, perché temo di darti noia; ma ti ricordo sempre con grande affetto e ti dirò che fai parte del tessuto della mia vita e che stranamente ho finito per riconoscere che ho finito per diventare... completamente prezzoliniano". Queste affermazioni risalgono infatti alla fine del 1979: rappresentano una sorta di bilancio, quasi una confessione fatta a cuore aperto. Ma sono anche parole che ci fanno capire che lo scambio tra Marin e Prezzolini non si esaurisce nella comune esperienza vociana. I due continuano a mantenere vivo il loro rapporto fino al 1982, anno della morte di Prezzolini, e lo fanno, come dimostrano le lettere che vengono qui presentate, non attraverso gesti di circostanza o di cortesia, ma con l'intensità emotiva ed intellettuale di chi si dispone al dialogo.

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<p>Timbro omaggio al piatto inferiore</p>

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Carteggio 1913-1982

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1 luglio 2011
478 p.
9788863722963

Conosci l'autore

Foto di Biagio Marin

Biagio Marin

(Grado 1891-1985) poeta italiano. Filosofo di formazione (studiò a Vienna, Firenze e Roma, dove si laureò con G. Gentile), conobbe a Firenze i letterati della «Voce» e frequentò Slataper, Michelstaedter, Carlo e Giani Stuparich. Insegnò a Gorizia e Trieste, dove fu anche bibliotecario. Tutta la sua produzione poetica, fatta eccezione per la raccolta Acquamarina (1973, in italiano) si è sempre mantenuta fedele alla linea inaugurata nel 1912 con il suo primo libro in dialetto gradese, Fiuri de tapo. Legato da radici profondissime alla propria terra e ai motivi di una cultura arcaica marinara, ha costruito un’elegia che esprime l’amore, le gioie e i dolori dell’esistenza, le memorie del passato, con un canto tra il quotidiano e il magico, dove il dialetto acquista risonanze limpidissime per verità...

Foto di Giuseppe Prezzolini

Giuseppe Prezzolini

1882, Perugia

Giuseppe Prezzolini è stato uno scrittore italiano. Stabilitosi giovanissimo a Firenze, interruppe gli studi regolari e, insieme all’amico Giovanni Papini, fu il più dinamico «imprenditore di cultura» (la definizione è di R. Serra) negli anni che precedettero la grande guerra. Con Papini, nel 1903, fondò «Il Leonardo», al quale collaborò con numerosi articoli firmati Giuliano il Sofista: erano gli anni della sua entusiastica adesione all’intuizionismo di H. Bergson e al pragmatismo (Il linguaggio come causa d’errore, 1904; La verità del pragmatismo, 1904), delle cui teorie si servì per polemizzare contro tutte le manifestazioni, politiche, filosofiche e letterarie, dell’età positivistica...

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