Questo libro agisce come un balsamo sulle ferite, è un cicatrizzante che ricuce i lembi lacerati dell'anima di chiunque abbia affrontato la perdita e il lutto. L'autrice crea un portale capace di collegare il mondo di chi ci lascia e quello di chi resta, offrendo un'oasi in cui cuore e mente possano ritrovarsi e rappacificarsi. "Non sempre la morte appiana i conflitti, spesso lascia situazioni e relazioni irrisolte, aprendo un varco ai dubbi, al dolore e alle domande". È così per Arturo, un professore d'arte e un sognatore, con un divorzio alle spalle e il vuoto incolmabile lasciato da sua nonna Ide. Un'assenza che diventa solitudine, tanto che Arturo è sempre chiuso nel suo capanno delle invenzioni, in compagnia del suo cane e del parroco della chiesa in cui ha installato la sua invenzione: la cassetta delle lettere per i cari estinti. Un'idea nata per aiutare gli altri a far pace col proprio dolore, uno strumento usato da Arturo per esorcizzare il suo lutto e ritrovarsi. Perché nessuno si salva da solo, proprio come Clara - una donna cresciuta in una corazza d'orgoglio per difendersi dal senso di abbandono - e Gabriele, un ragazzino ribelle divorato dai sensi di colpa. Attraverso le storie altrui, Arturo impara ad accettare la morte, a vivere la mancanza delle persone care non come un'assenza, ma come una presenza fatta di aneddoti e ricordi. È un libro che si insinua nelle pieghe profonde dell'anima e del cuore, che apre la mente a riflessioni importanti e che rievoca i propri cari, inducendo a chiedersi se davvero abbiamo accettato la loro mancanza, e a immaginare cosa potremmo mai scrivere in una lettera per l'aldilà. Non è semplicemente una storia di speranza e lieto fine, ma una guida per chi resta, un manuale che ci porta a sviscerare ogni fase del lutto: dal dolore alla rabbia, fino all'accettazione. Un libro commovente, delicato, doloroso ma mai invadente o smielato. Ne consiglio la lettura a chiunque abbia una stella a illuminare la notte.
La cassetta delle lettere per i cari estinti
Un protagonista indimenticabile, un romanzo lieve anche di fronte a temi importanti, soffuso di dolcezza ironica e poesia dei sentimenti.
«Un libro che è una carezza per chi resta e un ponte verso chi manca. Una storia che trasforma il dolore in poesia.» - Enrico Galiano
Arturo aiuta a venire al mondo quel che ha bisogno di nascere. Sa intuire l'invisibile, dare compimento alle potenzialità. Lo fa nella scuola in cui insegna storia dell'arte, perché non perde mai la curiosità nei confronti dei ragazzi e sa vedere oltre l'armatura di disinteresse e sbruffonaggine con cui si difendono dal mondo. E lo fa nella vita privata: uno scolapiatti, visto dalla giusta prospettiva, può sostituire il soffione della doccia rotta, un phon può essere convertito, con un mix di scienza ed estro, in un fabbricanuvole. E quando proprio il malumore non gli dà pace, niente di meglio che una passeggiata meditativa nella campagna attorno a Pordenone insieme al fedele cane Napoleone. Ma se è vero che niente si distrugge e tutto si trasforma, cosa fare del dolore più paralizzante che esista, quello del lutto? Arturo si è inventato una Cassetta delle lettere per i cari estinti. Uno scrigno a cui affidare le parole che non siamo riusciti a rivolgere alle persone che amiamo e non ci sono più. Secondo le regole che lui stesso ha stabilito dovrebbe svuotare la Cassetta senza aprire le lettere, ma scopre che immergersi nella sofferenza altrui lo aiuta, e così le legge una a una, e il dolore altrui scioglie poco a poco il suo. La vita di Arturo procede tutto sommato serena finché non viene sconvolta dal succedersi di tre eventi sorprendenti: la scomparsa di un anziano del posto, Gustavo, morto in circostanze misteriose, l'apparizione nella Cassetta di una insolita lettera scritta dalla figlia di Gustavo, e l'improvviso cambiamento nella condotta in classe di uno dei suoi allievi più impegnativi, che sembra passare un momento davvero complicato. Con il tempo, tanta pazienza e lo zampino di Napoleone, Arturo inizia a intravedere la sottile linea che unisce i tre avvenimenti. E intuisce che forse la soluzione di tutto potrebbe arrivare grazie alla Cassetta delle lettere per i cari estinti.
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Anno edizione:2025
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Lady B. 24 settembre 2025Un balsamo per l'anima
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Meryska 26 agosto 2025Carino
Una lettura piacevole
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Psiko 12 agosto 2025Vivi o estinti?
Il libro di Lorenza Stroppa è affascinante, parla del grande tema della morte, con rispetto ma senza illusioni!! Da’ spazio ai vivi, a quelli che la morte di un ‘caro estinto ‘, hanno dovuto affrontare, accettare, spesso con rabbia, segreti, dolori anche violenti. L’autrice da’ al suo personaggio, Arturo,, un potere benefico, ma forse anche arbitrario, fondato in ultima analisi su un inganno. Inganno spesso a fin di bene, potremmo dire, ma anche un potere sulla vita e la morte delle persone di cui viene a conoscenza molto grande e potenzialmente pericoloso. Ma lo stile dell’autrice rende tutto leggero, umao, caldo.E’ difficile non provare empatia per il protagonista e per le storie di amore e dolore che vengono raccontate, con una finestra sempre aperta alla speranza e alla vita. Bellissimo libro, profondo, ricco, carico di uno sguardo pulito, senza mai facili giudizi.
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