Libro molto scorrevole, si percepisce subito la penna di una grande intellettuale. Ho apprezzato la trama e, in particolare, la volontà di raccontare e valorizzare un luogo come Scauri. Durante la lettura, il lettore riesce a immergersi completamente nella storia, a simpatizzare con i protagonisti e, soprattutto, con i luoghi che sembrano avere un ruolo non secondario, ma quasi paritario rispetto ai personaggi. Consigliatissimo! Unico difetto: si legge tutto d’un fiato e finisce in poche ore.
Chi dice e chi tace
Prezzo minimo ultimi 30 giorni: 12,00 €
Libro incluso nella sestina finalista del Premio Strega 2024
Presentato da Matteo Motolese nell’ambito dei titoli proposti dagli Amici della domenica al Premio Strega 2024.Storia nera di personaggi, indagine su una provincia insolita, ritratto di donne in costante mutazione. Niente è fermo, in Chi dice e chi tace, le emozioni, gli amori, le verità e gli enigmi, i silenzi del presente e il frastuono della memoria: tutto si muove, tutto si trasforma, tutto può sempre cambiare.
Un golfo dalla linea morbida, una lunga spiaggia di sabbia che corre parallela alla via Appia tra due colline, il Monte d'Oro e il Monte d'Argento. Un lungomare pieno di oleandri scandito da stabilimenti colorati e a volte sbiaditi, ognuno diverso dall'altro: la Tintarella, il Lido Delfini, il Lido del Pino, il Lido Maria, e molti altri. E poi la pizzeria Lu Rusticone, il bar Luccioletta, due chiese, una sola vera piazza. Poco più a sud scorre il fiume Garigliano e inizia la Campania. Subito a nord ci sono Formia, Gaeta, Sperlonga; in meno di due ore si arriva a Napoli e a Roma. Scauri, nel Lazio, sul Tirreno, seimila residenti nei mesi invernali e centomila nei mesi estivi. Un paese né bello né brutto, ma con una sua grazia scomposta. Qui ha scelto di vivere Vittoria, che è morta nella sua vasca da bagno. È stato uno stupido incidente. L'avvocato Lea Russo, un marito e due figlie, è sempre stata affascinata da Vittoria. Una donna distante ma curiosa, accogliente ed evasiva; nel parlare ha un fatalismo che lascia sgomenti. Era arrivata a Scauri con la sua risata che cominciava bassa e finiva acuta, aveva comprato una casa nella quale tutti potevano entrare e uscire, non aveva mai litigato con nessuno, non aveva mai cambiato taglio di capelli. Viveva con Mara, forse l'aveva adottata, forse l'aveva rapita, si dicevano tante cose. Ora Vittoria è morta per uno stupido incidente in una vasca da bagno, e Lea Russo non ne è convinta. Lea non vuole più accontentarsi di ciò che ha avuto sempre davanti agli occhi. Vuole capire come è morta Vittoria, e chi era davvero. Il primo romanzo per Sellerio di Chiara Valerio segna una traiettoria narrativa inedita.
Proposto da Matteo Motolese al Premio Strega 2024 con la seguente motivazione: «Delle persone che ammiriamo, che desideriamo, anche prossime, non sappiamo che quello che vediamo. Pochissimo, quindi. È così anche per Vittoria, una donna piena di angoli bui che negli anni Settanta arriva a Scauri, un paese del basso Lazio dove sa che non incontrerà persone della sua vita precedente. Vittoria a Scauri arriva accompagnata da una ragazza, Mara, che è così giovane da poter essere sua figlia ma che sua figlia non è. Con lei Vittoria convive per vent’anni. Aprendo una pensione per cani, nuotando ogni mattina, passando con leggerezza il tempo in una vita che sembra al di sotto delle sue qualità. Ma quante persone così capita di incontrare? Tutti la osservano, in paese; negli anni, la sua figura elegante diventa familiare, le domande si quietano. Poi un giorno Vittoria viene trovata morta nella sua vasca da bagno. Una fine improbabile, che il paese accetta perché sa capire le disgrazie e tace. È da qui che inizia il romanzo. Dalla telefonata che l’avvocata Lea Russo riceve nel suo studio mentre è alle prese con un piccolo caso di rissa tra minori. Chiara Valerio sceglie la forma dell’inchiesta, dell’indagine per scrivere un romanzo di rara intensità, ritmato con straordinaria sapienza narrativa, sull’ambiguità dei nostri desideri, su come ciò che sappiamo degli altri – quelli che ammiriamo, che amiamo – ma anche di noi stessi sia un orizzonte sfuggente, parziale, sempre in movimento. Per queste ragioni sono lieto di presentare questo romanzo per l’edizione 2024 del Premio Strega.»
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Andregiro 15 settembre 2025Erudito
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PaolaS. 03 settembre 2025Noioso
Non mi aspettavo molto da questa lettura e così è stato. Lo stile dell'autrice non mi è dispiaciuto, ma la narrazione mi ha lasciato molto poco, perché, a mio giudizio, le vicende narrate non sono trascinanti e nemmeno coinvolgenti. I fatti che stanno alla base della storia sono pochissimi e tutto l'insieme risulta molto ripetitivo e poco incisivo, a tratti, per me, anche noioso; vi sono, comunque, alcune riflessioni che ho trovato degne di nota. La mia valutazione è di 2,5 su 5.
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Vale 01 agosto 2025Da leggere
Ho apprezzato molto questa lettura. Sì tratta di una storia che all'inizio è costellata di nodi da sciogliere, domande, dubbi di cui si fa carico Lea, un'avvocata di Scauri. La narrazione è ricca di personaggi che entrano nelle vicende, tornano dal passato, per chiarire fatti o renderli più oscuri. Inoltre, è una storia che trasversalmente affronta temi come la morte, l'amicizia, l'amore, la famiglia. Personalmente, sono stata rapita fin da subito dalla storia. Leggerla mi è servito per sbloccare il mio periodo di "blocco del lettore". Lettura super consigliata!
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