Al di là dei vari refusi che mi hanno enormemente infastidito, di questo libro mi rimane una dolce tristezza. Una tristezza nel leggere del grande amore che univa i due poeti Paul Celan e Ingeborg Bachmann e della loro tremenda fine. Un amore nato a Vienna e destinato a durare per tutta la vita nonostante le distanze e i corrispettivi compagni. Un amore tormentato in quanto non avrà luogo nessuna salda unione fra i due poeti ma che comunque resterà un amore indissolubile che sopravviverà nel tempo. Un amore presente nelle poesie di Celan, basti leggere la sua splendida Corona, un amore presente nel suo celebre romanzo Malina della Bachmann. Una storia d'amore fra le più belle della letteratura, dove vita e morte si fondono. Corona Dalla mano l'autunno mi bruca una sua foglia: siamo amici. Sgusciamo il tempo dalle noci e gli insegniamo a camminare: il tempo torna indietro, nel guscio. Nello specchio è domenica, nel sogno c'è chi dorme, la bocca dice il vero. Il mio occhio scende giù al sesso dell'amata: ci guardiamo, ci diciamo l'oscuro, ci amiamo l'un l'altra come papavero e memoria, dormiamo come vino nelle conchiglie, come il mare nel raggio sanguigno della luna. Stiamo abbracciati alla finestra, ci guardano dalla strada: è tempo che si sappia! È tempo che la pietra accetti di fiorire, che l'affanno faccia battere un cuore. È tempo che sia tempo. Paul Celan
Ci diciamo l'oscuro. La storia d'amore tra Ingeborg Bachmann e Paul Celan
«Ci diciamo l'oscuro, ci amiamo l'un l'altra come papavero e memoria.»
«La storia d'amore tra due poeti, una storia che appartiene agli eventi drammatici, e più pregni di conseguenze, della letteratura tedesca dopo il 1945» - Frankfurter Allgemeine Zeitung
«Böttiger ritrae imp0eccabilmente la storia d'amore di questa principesca coppia lirica tedesca del dopoguerra, emersa soltanto dopo la morte di entrambi - Die Zeit
Nel 1948, a Vienna, Paul Celan dedica questi versi a Ingeborg Bachmann. Il componimento, Corona, celebra il fatale incontro di due anime che parlano la stessa lingua, la lingua «oscura» della poesia, e che si uniscono come il papavero e la memoria, l'oblio e il ricordo. Nella primavera di quell'anno i due poeti si ritrovano a Vienna per vie e ragioni molto diverse. Morti i genitori in un campo di concentramento in Ucraina ed entrata Czernowitz, la sua città natale, a far parte dell'Unione Sovietica, il ventisettenne Celan ripara dapprima a Bucarest e poi, dopo una lunga e pericolosa fuga a piedi durata intere settimane, nella capitale austriaca. Occupata da quattro potenze straniere, nel 1948 Vienna è la città delle spie, della criminalità politica ed economica, dei grandi spacciatori e dei piccoli trafficanti. È la città anche degli ebrei scampati alla deportazione, sradicati che, come Celan, hanno perso la propria Heimat, il luogo natio. Ingeborg Bachmann è a Vienna per una Heimatlosigkeit di tutt'altra specie. Ha solo ventidue anni, ma nella capitale austriaca – raggiunta a diciotto anni per studiarvi e sfuggire a quella Carinzia e a quel padre che hanno accolto con entusiasmo il nazismo – è già una promettente giovane autrice. I due poeti trascorrono sei settimane insieme. Un incontro esplosivo che lascia tracce indelebili nell'esistenza dell'uno e dell'altra. Un incontro, tuttavia, segnato anche da sentimenti di incertezza e di insicurezza. A Vienna, Celan si scontra ovunque con segnali che testimoniano il perdurare dell'antisemitismo e dell'ideologia nazista. La capitale austriaca non può essere perciò la sua Heimat. Fugge a Parigi, dove però i fantasmi e gli incubi della Shoah continuano a perseguitarlo. Ingeborg Bachmann, dal canto suo, va incontro a un destino tragico dopo la fine della sua relazione con Max Frisch. Helmut Böttiger ricostruisce la storia dei due poeti dal loro primo incontro fino agli anni della loro «catastrofe parallela», i primi anni Settanta. La storia di un amore struggente che troverà il suo epilogo nelle parole contenute in Malina, l'ultimo libro della Bachmann pubblicato dopo la sua morte: «La mia vita finisce perché lui è annegato nel fiume durante la deportazione, era la mia vita».
Venditore:
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2019
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
selva82 27 dicembre 2024Un amore tormentato
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it